Big Donald e Piccola Beatrice: due prodotti esemplari del sistema
La strutturazione sociale inosservata "a 1D" continua a produrre mostri e mostruosità a gogò
21/05/2017
di Andrea di Furia
Mi piacerebbe dire che i personaggi citati, il decisionista Donald Trump e la decisionista Beatrice Lorenzin, sono frutto della mia personale fantasia. E che mi servo di loro per far percepire a chi legge le incongruenze che vengono causate dalla strutturazione del sistema sociale “a 1Dimensione economica predominante sulle altre due”. Purtroppo per tutti noi sono entrambi personaggi in carne ed ossa, convinti di operare per il meglio a vantaggio del proprio Popolo.
Mi servo ciononostante di loro per rendere attenti noi tutti alla necessità non di cambiare iniziative sociali e/o Personaggi - che una visione umoristica del Mondo rende anche simpatici e persino degni di ammirazione, rispetto al solito cliché del Politico che rimanda ogni azione per paura di perdere voti o di scontentare le clientele – bensì di cambiare "prima di ogni altra cosa" la strutturazione di un sistema, il nostro attuale, che coltivando analfabeti sociali di ritorno produce mostri e mostruosità a getto continuo: 24 ore su 24.
Come? Portandola da “1D” a “3D”. Rendendo "tridimensionale" il nostro sistema sociale malato. Modificandone la strutturazione antisociale caratterizzata dall’essere a “1Dimensione predominante sulle altre due” e portandola ad essere a “3Dimensioni autonome l’una dall’altra”.
Solo così le asfittiche istituzioni attuali possono tornare ad essere “sociali” e le Persone a saper leggere e scrivere il sociale di inizio terzo millennio. Viceversa siamo giocatori sociali “con handicap” pesantissimi, ma inconsapevoli di averli: destinati comunque a perdere. Come da ben due secoli, dal mero punto di vista sociale, sta accadendo.
Solo sottraendo la Scuola al tutoraggio di Stato e Mercato può cambiare il sistema più antisociale del mondo: record conquistato dal nostro attuale, per chi non se ne fosse ancora accorto. Non può cambiare in nessun altro modo!
Se infatti pensiamo, magari perché Big Donald e la Piccola Beatrice ci sono antipatici, che il sistema sociale attuale cambi sostituendoli... stiamo commettendo un errore colossale. Stiamo sognando la realtà e lo facciamo da oltre due secoli. Inutilmente, salvo qualche sporadico successo.
Se poi pensiamo, magari perché siamo contrari alle loro iniziative, che il sistema sociale attuale cambi sostituendole con altre iniziative di segno opposto (comunque diverse)... stiamo commettendo un errore colossale. Continuiamo a sognare la realtà. Inutilmente, salvo qualche sporadico successo.
Realtà che, diversamente dal nostro sistema sociale, non ha la coerenza coatta di un videogioco in cui ognuno può immaginarsi onnipotente come una Divinità… all’esistenza della quale, magari, neppure crede.
Questo videogioco in cui ci dibattiamo, tra le sue mille componenti antisociali produce continuamente Divinità - in special modo nell'àmbito politico - che immancabilmente ritengono di avere la soluzione a una parte del problema sociale.
Ecco allora farsi avanti Donald, il dio muscolare americano, e Beatrice, la dea vaccinica italiana. Del primo abbiamo già detto che nasce meteoriticamente dal fenomeno del populismo che negli Usa e getta si è manifestato oltre che tra gli Elefantini repubblicani anche tra gli Asinelli democratici, con Sanders.
La seconda invece è tutt’altro che una meteora. Come Ministro della Salute si manifesta nell’aprile del 2013 però non è un pesce d’aprile. In questa posizione permane inamovibile in ben 3 Governi successivi: prima nel Governo Letta, poi riconfermata in carica di Ministro della Salute sia nel Governo Renzi sia nel Governo Gentiloni. E questa sua refrattarietà alla rottamazione ministeriale fa riflettere ancor di più rispetto al suo posizionamento politico: che non è di sinistra, ma di destra.
Rampante venticinquenne berlusconiana, in Forza Italia ricopre incarichi di vertice regionale e di prestigio nazionale. Eletta deputato al Parlamento italiano in forza al Partito delle libertà nel suo secondo nodo lunare, a 37 anni. Nel quinquennio in cui l’astro Berlusconi si va definitivamente spegnendo la nostra parlamentare acquista nel Partito di Angelino Alfano (Nuovo Centro Democratico) tanta luce da essere eletta, a 42 anni, Ministro della Salute nel Governo, a matrice PD, di Enrico Letta.
Posizione che detiene tutt’ora, a 46 anni, ed esercita col piglio marziale caratteristico dell’età: tanto che partendo da zero, come dice Lei stessa, ha imposto l’agenda del Governo sul tema vaccini e ai Cittadini italiani ha imposto multe salate e la perdita della Patria potestà come pena capitale. Chapeaux!
Per la Piccola Beatrice i vaccini, non l’Arte, salveranno il Mondo. E già i Lobbisti di tutto il Pianeta si stanno fregando le mani per lo scacco matto italiano. Già pregustano di impestare di vaccini tutte le farmacie del Mondo. Obiettivo successivo: renderli obbligatori anche agli adulti.
Per un analfabeta sociale di ritorno moderno – tutti noi, in realtà - sembrerebbe, questo, uno scenario assolutamente incredibile, vero?
In realtà tale futuro-prossimo scenario è assolutamente prevedibile nelle sue dinamiche - per chi conosce la strutturazione “a 1Dimensione sociale predominante sulle altre due” - essendo oggi la dimensione economica quella che domina la Politica e la Cultura. E per l’Economia il dio denaro vince su tutto: sui Territori, sulle Popolazioni, sulle Persone. È un dato di fatto incontestabile.
Ora che qualche vaccino - 3 sarebbe il numero perfetto - sia temporaneamente utile alla salute delle Persone, e non continuativamente al portafoglio degli Azionisti delle Società farmaceutiche quotate nelle Borse mondiali, potrebbe anche essere vero. Naturalmente, accertandolo caso per caso in maniera davvero indipendente.
Ma che l’ex giornalista Beatrice Lorenzin abbia grintosamente promosso la commercializzazione statale obbligatoria di ben 8 vaccini in più per i bambini da 0 a 6 anni... questo non dovrebbe far riflettere?
Le 4 vaccinazioni già oggi obbligatorie sono: antidifterica, antitetanica, antipoliomelitica, antiepatite virale B. A queste vaccinazioni si aggiungono: l'anti-pertosse, l'anti- meningococco B, l'anti-meningococco C, l'anti-morbillo, l'anti-rosolia, l'anti-parotite, l'anti-varicella, il vaccino contro l'Aemophilus influenzae.
Se fossimo nella Società solida, un sistema sociale strutturato “a 1Dimensione culturale dominante le altre due”, tutto questo decisionismo vaccinatorio sarebbe giustificabile solamente in presenza di una conclamata epidemia contemporanea delle 12 malattie cui si ritiene di mettere freno con i 12 vaccini ora resi obbligatori.
Siamo invece nella Società gassosa, un sistema sociale sempre strutturato “a 1D”, ma dove la dimensione sociale dominante è quella economica. Qui la logica di base è l’opposto: non la salute delle Persone, ma la “circolazione delle merci sul Territorio” è ciò che favorisce il sistema.
Per cui basta che ci sia un business promettente per giustificare l’accanimento vaccinico. Va solo preparato prudenzialmente il terreno mediatico favorevole per tacitare la ragione e instillare la percezione del pericolo negli interlocutori.
Secondo la tecnica [Shock e sgomento] evidenziata da Naomi Klein occorre prima creare mediaticamente il clima favorevole a vincere le resistenze della popolazione e dei compagni di Coalizione.
La continua minaccia di epidemie influenzali, gli allarmi epidemici di meningite e di morbillo sono serviti a preparare lo shock adeguato per il colpo di mano di un Governo - rammentiamolo - sottomesso al ricatto dalla finanza internazionale e perciò sempre alla ricerca di ogni pur minimo spiraglio per aumentare un PIL in continua contrazione dal 2000.
Che ci vadano di mezzo le generazioni future, rese più deboli verso le malattie e più dipendenti dal business farmaco, interessa? Purtroppo no. Siamo una civiltà di individui autoreferenziali che la strutturazione “a 1D” peggiora in tal senso, invece di migliorare.
Siamo bambini da 0 a 6 anni? No, quindi i vaccini non riguardano le nostre priorità.
Siamo adulti che conoscono come opera la natura e come opera il vaccino industriale? No: altrimenti limiteremmo i vaccini al “solo se servono e quando servono”.
Infatti se la piccola Beatrice [senza uso di vaccino] guarisce in modo naturale dal morbillo, ad esempio, quando diventa mamma trasmette un’immunità temporanea, che dura fino 6-8 anni ai suoi bambini. Purtroppo questo fa male al business.
Se viceversa la piccola Beatrice supera il morbillo perché preventivamente vaccinata, questa sua immunità vaccinica non si trasmette alla sua prole. Non solo: la sua personale protezione è limitata a pochi anni e, per prolungarla, il vaccinato è condannato d’ora in poi a rivaccinarsi a scadenze prestabilite: un bel business, no?
Anni fa ci fu un’epidemia di morbillo in Canada: tutti i colpiti erano soggetti vaccinati. Tutti erano stati preventivamente infettati dal morbo del morbillo contenuto nel vaccino anti-morbillo. Questo però non è servito a immunizzarli. Ed è un caso frequente anche per altri preventivamente vaccinati l'ammalarsi dello stesso del morbo per cui avrebbero dovuto sviluppare i necessari anticorpi.
Dal punto di vista del business farmaceutico – che, teniamolo a mente, la strutturazione del sistema sociale “a 1Dimensione economica dominante” privilegia sulla salute delle Persone – non interessa minimamente che questa infezione preventiva volontaria (si potrebbe definire così qualsiasi vaccino) contribuisca a rendere fragile il sistema immunitario nel suo complesso: a renderlo generalmente più attaccabile da tutte le altre possibili malattie.
Anzi! Nella Società gassosa, dove domina l’Economia su Politica e Cultura, interessano solo le merci che si possono compravendere, per cui ben vengano le occasioni di aumentarne la circolazione – come nella cura delle malattie – mentre tutto ciò che ostacola la circolazione dei vaccini-merce va eliminato.
Quindi non si ha nessun interesse al fatto che l’organismo umano si comporta nei confronti delle malattie come l’atleta nei confronti degli allenamenti: malattie ed allenamenti servono ad entrambi per rafforzarsi.
Continuando ad immunizzare artificialmente la Popolazione è come nuotare in piscina o al mare al posto di un altro: lui non impara certo a nuotare. E così nella Popolazione avremo un aumento esponenziale di persone che non sono più capaci di reagire fisiologicamente per difendersi da una malattia. Ma tutto ciò fa bene al PIL.
Quindi: ciò che per la salute di una Persona è un grosso problema, per la circolazione dei vaccini-merce è una grandissima opportunità… di aumento esponenziale degli incassi.
In questo sistema sociale strutturato “a 1Dimensione economica dominante”, il percorso logico è blindato: serve solo ciò che può fare soldi, indifferentemente se a vantaggio o a danno di qualcuno. Indifferentemente, quindi, se con le matite colorate o con i vaccini a gogò.
E la dimensione culturale, così come la ministra Fedeli in questo caso, salvo qualche accorata protesta non può nulla contro lo strapotere dell’Economia. E la dimensione politica, il Governo Gentiloni in questo caso, non può che adeguarsi allo strapotere dell’Economia.
Non serve dunque arrabbiarsi e protestare contro il Big Donald statunitense pronto a sparare i suoi fulmini di guerra su chiunque nel Mondo ostacoli gli interessi di un’America great again. Come non serve arrabbiarsi e protestare contro la nostrana Piccola Beatrice pronta a sparare i suoi fulmini su chiunque in Italia: medici, presidi, genitori.
Serve capire che - perdurando la strutturazione "a 1D" del nostro sistema sociale - se non lo fa Lei lo farà un altro politico: obbligato dallo strapotere della dimensione economica in un sistema sociale strutturato a una dimensione prevalente sulle altre due. Se poi questo strapotere trova terreno fertile nelle convinzioni stesse del Ministro tanto meglio: costa meno fatica motivarlo.
E quante altre partite nel frattempo, oltre ai vaccini, si stanno videogiocando e si videogiocheranno in Italia e nel Mondo in questo scontatissimo modo? Quanti altri mostri e mostruosità unilaterali vediamo e vedremo partorire da questo antisociale sistema squilibrato e malato, prima di prendere la decisione di strutturarlo in maniera differente?
Solo la strutturazione “a 3Dimensioni sociali autonome tra loro” può metterci al riparo da queste unilateralità dominanti altrimenti inaffrontabili e inarrestabili.
Può abbattere l’attuale sulfùrea fabbrica antisociale (la Società gassosa “a 1Dimensione economica dominante le altre due”) di mostri e mostruosità antiumane soltanto la Società tridimensionale dei nuovi tempi.
Rendiamocene conto, ma presto: siamo appena in tempo.
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