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Dallo Stato di diritto allo Stato dei "dritti"

L'anticamera del Mercato pigliatutto


22/02/2016

di Andrea di Furia

Un tempo nella dimensione culturale c'erano i valori, oggi no. Un tempo nella dimensione politica c'era la democrazia, oggi no. Un tempo nella dimensione economica c'era l'economia, oggi no. Perché tutto questo?

Dal punto di vista concettuale dei contenuti (culturali, politici, economici) possiamo trovare miliardi di giustificazioni… ma nessuna soluzione. Purtroppo questa è la via seguita dal 99,9% dei nostri 7 miliardi e mezzo di conterranei planetari, da due secoli e passa.

Il caos sociale ne è il frutto avvelenato più evidente perché tutte le critiche hanno sì la loro ragion d'essere, dal punto di vista personale, ma ciononostante la Società umana è allo sbando.

Se riflettiamo: oggi le Banche sono diventate il pericolo pubblico numero 1, la democrazia è in mano alle mafie (economiche, politiche, culturali), le scuole sono una fucina di pensionati under 30.

Esiste un altro punto di vista nel sociale? E se sì, qual è?


È il punto di vista Strutturale. Qui i 7,5 miliardi di opinioni quantitative si suddividono drasticamente in 3 (tre) contenitori qualitativamente differenti. In sostanza, si riducono e si sintetizzano in tre sole (!!!) opinioni: quella del Mercato, quella dello Stato e quella della Scuola.

Questi ultimi sono gli istituiti chiave, nell'ordine, rispettivamente, della dimensione economica, di quella politica e di quella culturale che, strutturalmente, sono i “contenitori” specifici delle relative opinioni.

Da questo punto di vista sono socialmente ‘scatole’, per così dire, dove accogliere rispettivamente nello specifico i miliardi di opinioni/esperienze scaturenti da ogni dimensione sociale.

Strutturalmente qui si palesa sùbito un'incongruenza sorprendente, nella sua evidenza.

Immaginate, per capirci, tre contenitori che avete a casa: la scarpiera, il frigorifero e la vasca da bagno. Adesso una domanda facile facile: dove mettete le scarpe? Nella scarpiera. Dove il latte e le verdure fresche? Nel frigorifero. Dove vostro figlio per lavarlo? Nella vasca da bagno.

Dunque nessun errore qualitativo nell'abbinamento di contenuto specifico e contenitore rispettivo. Ma cosa avviene nel sociale moderno? Esattamente un'altra cosa.

Qui abbiamo i tre contenitori di tutto ciò che riguarda il Mercato, lo Stato, la Scuola? No. Dove mettiamo le riforme dell'insegnamento? Nello Stato. Dove mettiamo le normative giuridiche? Nello Stato. Dove mettiamo le politiche energetiche? Nello Stato. Socialmente mettiamo tutto... nello Stato!

Se dunque diciamo che lo Stato è il frigorifero, la Scuola la vasca da bagno e il Mercato la scarpiera, allora stiamo mettendo tutto - le scarpe per muoverci (Economia-Mercato), il cibo da conservare (Politica-Stato) e il bambino da lavare (Cultura-Scuola) - in un solo contenitore: nel frigorifero!

Nel frigorifero può certo sopravvivere, ma sopravvive male, il cibo (la Politica), non certo le scarpe (l'Economia) o il bambino (la Cultura).

E poi nel frigorifero non si può sicuramente lavare il bambino (ossia far funzionare la Scuola), né conservare morbide le scarpe (ossia far funzionare l'Economia). Tuttavia – a causa della compresenza delle scarpe e del bambino con gli alimenti – neppure si può evitare di inquinare il cibo (ossia far funzionare la Politica).

Così, strutturalmente, si dimostra che nessuna delle 7,5 miliardi di iniziative migliorative del sociale ipotizzabili [ci limitiamo a una per abitante del Pianeta] può funzionare... perché il contenitore unico Stato non è adatto a conservarla per la scomodissima compresenza di Scuola e Mercato al proprio interno.

Ma è questa la ragione, semplicissima, per cui siamo passati dallo Stato di diritto allo Stato dei “dritti”.

E il Mercato con i suoi protagonisti - frequentato da molti “dritti” che giocano quotidianamente ad asso pigliatutto” in un sistema sociale mondiale che è tutto strutturato "a contenitore unico" per le  3 dimensioni sociali - se ne è accorto e vuole approfittarsene: ma non ha capito bene la questione. O, se l'ha capita, vuole solo gestirla a proprio esclusivo vantaggio.


Stupidamente? Furbescamente? Il risultato non cambia: vuole sostituirsi lui allo Stato – lo vediamo chiaramente nella lobbistica Unione europea – come contenitore unico di economia-politica-cultura. E cosa si otterrà?

Che nel Mercato-scarpiera dell'esempio di prima, quale contenitore strutturale sociale unico:

  1. si laverà il bambino-Scuola (la quale da diritto per tutti diverrà un privilegio dei ricchi) in un ambiente inquinato dal fanatico liberismo dottrinario.
  2. si conserverà il cibo-Stato (ottenendo il risultato della dipendenza dei diritti delle comunità dal business delle multinazionali, vedi accordo TTIP) in un ambiente inquinato dal rapace lobbismo
  3. si macchierà la scarpiera-Mercato di maleodorante cibo-Stato e di liscivia-Scuola in un ambiente inquinato dalla sfrenata speculazione finanziaria.

Recita il proverbio: cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia, e perciò risulta evidente che non si cambia il caos sociale attuale, la morte annunciata della civiltà occidentale, sostituendo il “contenitore unico strutturale sociale” [ieri Stato, oggi Mercato e domani Scuola] in funzione di una dei 7,5 miliardi di opinioni politiche, economiche, culturali.

Contenutisticamente (= 7,5 miliardi di opinioni in un solo contenitore per 3 dimensioni sociali) le problematiche sociali attuali sono ingestibili e irrisolvibili dall'uomo moderno, ma con ciò vantaggiosissime per le dominanti Mafie economiche, politiche e culturali!

Strutturalmente (= 3 contenitori separati: uno per la Politica e lo Stato, uno per la Cultura e la Scuola, uno per l'Economia e il Mercato) le problematiche sociali attuali sono viceversa risolvibilissime dall'uomo moderno, ma con ciò svantaggiosissime per le dominanti Mafie economiche, politiche e culturali!

Fino ad ora l'Umanità intera è stata a guardare se una qualsiasi delle 7,5 miliardi di opinioni [ad esempio il comunismo, il liberismo, l'integralismo religioso] fosse in grado di risanare il sistema sociale malato con un colpo di bacchetta magica.

Mai si è occupata, l'Umanità, del problema sociale strutturale circa l'adeguatezza o meno del contenitore unico [ancora per poco tempo lo Stato, vista la forza planetaria del Mercato] per alloggiare insieme le tre diversissime dimensioni sociali con i loro istituti chiave: Stato, Scuola e Mercato.

Ci stiamo comportando tutti, dalla Rivoluzione francese a oggi, come analfabeti sociali di ritorno: come bambini tutti entusiasti di svuotare il mare con un secchiello solo e, addirittura, triplicemente bucato.

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