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Fermiamo l’evaporazione del buon senso italiano

George Soros, per incrementare nel nostro Paese l’invasione extracomunitaria, in soli due anni ha investito nove milioni di dollari


21/10/2019

di Mario Pinzi


Con l’evaporazione del buon senso ogni singolo individuo si sente libero di fare quello che vuole e il dovere è considerato un abuso inaccettabile. 
Questo comportamento promosso da chi sta remando contro l’Italia ha incentivato l’egoismo personale, liquefatto i forti legami che tenevano unita la famiglia, e il Paese si è fermato.   
In sostanza, le nuove generazioni vengono educate a far evaporare i valori che hanno reso grande la nostra società, e se a questo aggiungiamo che sono spinti nell’oceano della vita senza salvagente, vi posso assicurare che siamo messi veramente male.      
Questa lenta evaporazione è un pericolo inaccettabile che ci umilia e va immediatamente fermata per ridare forza ai veri valori che hanno reso saggio il nostro Paese. 
George Soros, l’avido miliardario che ha un patrimonio che ammonta a 8,5 miliardi di dollari, è il burattinaio che spartisce ordini all’asse franco-tedesco. 
Il grande “filantropo”, in soli due anni, ha investito più di otto milioni di dollari per promuovere la riforma della legge italiana finalizzata all’immigrazione e Riccardo Magi, deputato di +Europa, ha confermato la sua corruzione. 
Cari lettori, concedetemi un commento sul sultano Erdogan, che ha iniziato il genocidio dei cattolici in Siria: questo è un assassino che sta compiendo una strage senza motivo e l’asse franco-tedesco, oltre ad averlo imbottito di soldi con il consenso della sinistra italiana, voleva accoglierlo in Europa. 
Lo sterminatore della mezza luna ha affermato che se gli rompiamo le scatole con la strage dei cristiani riempirà la Ue di immigrati e la domanda che sorge è la seguente: se i profughi sono una risorsa come confermano il Vaticano e il Pd, perché in passato l’asse franco-tedesco ha imposto a tutti i Paesi europei di pagare una cifra enorme per bloccare l’invasione turca? 
La risposta è semplice: dalla rotta balcanica quella povera gente sarebbe arrivata direttamente in Germania e improvvisamente non erano più una risorsa. 
Per i cattolici Gesù è un punto di riferimento incontestabile, perché fu lui che ci insegnò ad amare il prossimo come noi stessi. 
Un valore che ci ha resi migliori e chi fa la guerra al crocifisso appeso nelle scuole, simbolo del cristianesimo, nega se stesso, ma quello che ferisce è il silenzio del Vaticano, perché dalla sua passività si comprende che è posseduto dal male. 
Insomma, dobbiamo lottare affinché l’Italia ritorni ad essere il Paese che era una volta ed elimini chi la vuole umiliare. 
Questo governo si crede furbo, ma credetemi è impazzito. 
Faccio questa affermazione perché fare guerra al contante multando i negozianti restii a dotarsi del bancomat se non gli viene garantito l’annullamento delle commissioni bancarie è veramente demenziale. 
La motivazione che viene divulgata alle masse è sempre la stessa: “Evasione”. 
Come ho spiegato nel precedente editoriale, questa è una balla inaccettabile che umilia il buon senso. 
Giudicare l’evasione di necessità una colpa infamante quando lo stato ogni anno spreca 200 miliardi confermati da una ricerca condotta dalla CGIA di Mestre (Associazione artigiani e piccole imprese) è veramente demenziale. 
Eliminando quell’assurdo spreco che ha motivazioni politiche strane, il nuovo governo potrebbe ridurre le tasse e recuperare i 108 miliardi di mancati introiti che nascono per la sopravvivenza.
Per questo Stato se un commerciante fallisce non è un problema, quello che conta è ubbidire agli ordini europei e questo delirante tradimento non comprende che se nelle città le luci si spengono si spegne anche la ricchezza del Paese e il futuro di tutti i nostri figli…      

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