Share |

Governo giallo-rosso? Un'altra vittima designata degli automatismi antisociali del sistema

Desolante l’insufficienza del pensiero scientifico applicato al sociale


03/09/2019

di Andrea di Furia

Forse solo con presidente il calciatore della Roma Francesco Totti il Governo giallo-rosso potrebbe evitare di essere un Governo giallo-rousseau. Al di là delle battute anche questa vicenda, originata dalla rottura del precedente Governo giallo-verde, ci apre uno spiraglio per guardare alla struttura portante di un sistema sempre più antisociale.

Siamo, come detto più volte, in piena Società gassosa. È, questa, la versione più esplosiva tra le tre possibili strutturazioni squilibrate e unidimensionali del sistema attuale, in cui la dimensione sociale Economia la fa da padrona indiscussa.

Cosa significa? Che tutto ciò che riguarda diritti e doveri della Comunità dei Cittadini passa in cavalleria, con buona pace di chi ancora si richiama nostalgico all’alta politica. Ora in questo sistema antisociale è solo ciò che è “utilità” a dirigere la fatiscente baracca dello Stato italiano. E questo ormai ha carattere di un automatismo inarrestabile in cui le persone vengono fagocitate anche senza volerlo, come capiterà anche ai volonterosi membri del Conte-bis.

Rotto il Governo giallo-verde si doveva andare a elezioni, secondo una prassi democratica elementare. Ma così non è stato: “utilità” sistemica vuole che si debba evitare di andare ad elezioni. A chi è utile il Governo giallo-rosso? Ai Mercati! Guardate come hanno subito segnalato con il calo dello spread che proprio questa era la decisione che faceva loro piacere.

Con questo voglio forse suggerire che è migliore la precedente Società liquida, che abbiamo sperimentato in Italia dal 1861, a predominante traino politico? Assolutamente no. Società liquida e Società gassosa sono entrambe forme antisociali di sistema. Sono entrambe una forma di involuzione sociale, di regressione.

Oggi ci troviamo a dover operare, come apprendisti Stregoni, con invasivi meccanismi automatici di sistema che si sono irrobustiti e perfezionati in circa 7.000 anni di storia: dalle originarie Teocrazie orientali alle moderne Bancocrazie occidentali.

Meccanismi che operano indipendentemente dalle volontà delle Persone e delle Comunità. Pensiamo ad esempio al Segretario Zingaretti del PD che prima di dire fellinianamente “gradisca” a Di Maio – per il bene degli Italiani, naturalmente – era infaticabile a richiedere nuove elezioni.

Oppure pensiamo all’ex vicepresidente Salvini, che ha provocato la rottura probabilmente anche avendo un orecchio attento alle seduzioni dei sondaggi su LEGA + centro-destra e sempre contando sulla Democrazia. Lui voleva fortissimamente le elezioni, ma era ignorante circa i meccanismi extraumani (del sistema) che lo avrebbero impallinato.

Cosa vogliono questi meccanismi automatici di sistema? Vogliono un Governo gassoso a traino economico: dunque non politico, né culturale (persino se giallo-rosso di rabbia e vergogna) che sia omogeneo alla Società gassosa mercantile ora dominante in Europa.

Se questo Governo giallo-rosso va come deve in porto, quali conseguenze sul piano politico interno avrà? Un minimo di buon senso – come quello di Massimo Cacciari - dovrebbe far pensare ad alleanze M5S e PD in tutte le regioni, provincie, comuni.

Opinione assolutamente condivisibile, ma è buon senso sterile scollegato dalla realtà: quei meccanismi automatici ignorati lo impediranno, nonostante tutte le sagge intenzioni iniziali. Così come hanno impedito il contratto giallo-verde e come intossicheranno i 10/20 punti programmatici su cui si fonderà l’eventuale accordo a vantaggio… degli Italiani.

Il problema chiave dei moderni Stati nazionali è proprio comprendere ed eliminare questi automatismi antisociali: prima sistematicamente inosservati, salvo poi lamentarsi degli insuccessi a posteriori. Dando magari la colpa dei continui fallimenti sociali (degli ultimi 200 anni in Europa) ai propri avversari, al caso, agli alleati.


Questi automatismi antisociali si rafforzano nei sistemi squilibrati e unidimensionali: e lo sono tutti i sistemi sociali al Mondo, oggi. La cui tendenza è quella di affrancarsi sempre più dal controllo umano. In realtà – indipendentemente che siano strutturati come Società solide a traino culturale, o Società liquide a traino politico, o Società gassose a trano economico - i Paesi del Mondo sono tutti seduti su di una polveriera antisociale inosservata che, come ad esempio a Hong Kong, può esplodere da un momento all’altro.

Perché? Perché vivono in sistemi antisociali che fanno la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale (culturale, politico, economico) nello stesso cassonetto unico. Solo gli cambiano nome: il cassonetto Mercato per la Società gassosa; il cassonetto Stato per la Società liquida; il cassonetto Scuola [le Chiese sono Scuole] per la Società solida.

La soluzione davvero “sociale” è quella di disinnescare questi automatismi – che da originariamente sistemici ora sono degenerati in antisistemici – iniziando a praticare la raccolta differenziata del sociale tridimensionale: affiancando al cassonetto unico preferito gli altri due!

Il motivo principale per farlo sta nel riconoscere che le tre dimensioni sociali, in 7.000 anni di storia, si sono reciprocamente emancipate e ora possiedono ciascuna una funzione inequivocabile e specifica.

La dimensione culturale, laica o religiosa che sia, ha la funzione – già oggi non più esercitata con la libertà che invero è richiesta – di sviluppare i talenti e le qualità delle singole Persone. Il suo Focus è solo ed esclusivamente sulla Persona.

La dimensione politica, di destra di centro di sinistra che sia, ha la funzione – già oggi non più esercitata con l’equanimità che invero è richiesta – di tutelare i diritti e i doveri delle Comunità dei Cittadini. Il suo Focus è solo ed esclusivamente sulla Comunità (non sulla Persona!).

La dimensione economica, privata pubblica civile che sia, ha la funzione – già oggi non più esercitata con la fraternità che invero è richiesta – di favorire la circolazione di merci e servizi sul Territorio. Il suo Focus è solo ed esclusivamente sul Territorio (non sulla Comunità, né sulla Persona).

Ecco sorgere oggi - ma in realtà siamo in ritardo di 2 secoli per l’insufficienza del pensiero scientifico applicato al sociale – la possibilità di una Società calorica: sistema sociale tridimensionale equilibrato che pratica la raccolta differenziata del sociale (politico, economico, culturale) perché non si serve di un solo cassonetto, ma di tutti e tre: Scuola per le Persone (con propri organismi autonomi da Stato e Mercato); Stato per le Comunità (con propri organismi autonomi da Scuola e Mercato); Mercato per il Territorio (con propri organismi autonomi da Stato e Scuola). Oggi queste reciproche autonomie mancano!

La Società calorica è finalmente l’evoluzione attesa del sistema attuale: da squilibrato e antisociale basato sul predominio di una dimensione sulle altre due scatenante automatismi incontrollabili dall’Uomo, a sistema equilibrato e sociale basato sulle pari autonomie funzionali delle tre dimensioni: favorevoli alle sinergie sociali nuovamente controllate dall’Uomo.

(riproduzione riservata)