Le mazzette del Qatar… non sono razziste
06/02/2023
di Andrea di Furia
Le nuove rivelazioni sulle mazzette del Qatar agli irriducibili (a chiacchiere) capi della patriottica resistenza afghana ai Talebani sono l’altra faccia della medaglia delle mazzette, sempre del Qatar, ad alcuni parlamentari Europei per rinfrescare, sembra, un’immagine un poco appannata.
A meno che, sostengono alcuni, questo scoop non sia una “polpetta avvelenata” anti-Qatar da parte di avversari, come ad esempio gli Emirati Arabi, irritati dalla sovraesposizione mediatica dei vicini di casa.
La prima considerazione che viene a originarsi da questi punti di vista contrastanti è che ormai il mondo mediatico dell’informazione ha perso il carattere “informativo” ed è diventato spettacolo confusionario: fuoco di artificio… nel senso di “artificioso”: falso, perché manipolato ad arte.
Se poi aggiungiamo a questa situazioni di perenne “disinformazione”, oggi praticata con entusiasmo persino da parte governativa, la “confusione” rispetto a terminologie diventate slogan utili solo a realizzare iniziative di “macello-marketing” in area economica, politica e culturale… ci rendiamo conto che parlare, ad esempio, di dialogo per la pace è letteralmente impossibile.
Infatti mentre, ad esempio nella guerra in Europa, la Nato-Ucraina parla di pace a condizione del ritiro dei Russi, la Russia parla di pace a condizione del ridimensionamento dell’Ucraina priva della Crimea e delle 4 nuove repubbliche russe.
Anche qui la propaganda disinformatrice e la confusione del vecchio e non più adeguato lessico legato allo “Stato unitario”, impediscono la comprensione della nuova struttura di sistema, che possiamo definire “Mercato unitario”.
E’ come se si volesse spiegare la Repubblica antifascista italiana colla terminologia in uso nel precedente ventennio fascista: si ingenererebbe la stessa confusione che viviamo oggi a proposito di qualsiasi evento economico, politico e culturale.
Sostanzialmente stiamo prestando attenzione a ciò che è momentaneo nella realtà contemporanea mondiale, europea e italiana; e stiamo perdendo coscienza di ciò che si annuncia purtroppo duraturo per le generazioni future: se non aggiorniamo il linguaggio in voga nello Stato unitario italiano (prima del 1981) alla socio-diversità, parimenti antisociale, del presente Mercato unitario italiano e... non prendiamo le relative contromisure TRI-strutturando il sistema.
Cosa vuol dire Stato unitario? Che ogni iniziativa economica, politica e culturale subisce il controllo e l’orientamento della dimensione politica (quella fascista nel ventennio relativo; quella antifascista nei successivi 70 anni repubblicani). La dimensione politica egemone vampirizza cultura ed economia e ne fa quello che vuole: ad esempio per tutelare i propri arretrati elettori-sponsor dipendenti dai combustibili fossili ritarda di 60 anni lo sviluppo delle tecnologie utili alle energie rinnovabili: essendo così causa primaria della presente crisi energetica.
Quando una dimensione domina le altre due, come ha fatto quella politica in Italia fino alla privatizzazione della Banca d’Italia, abbiamo un’architettura di sistema antisociale: appunto perché UNIdimensionale parassitaria delle altre due. Il termine corretto per identificare questa situazione antisociale è quello di “Società umana liquida”, per il quale dobbiamo ringraziare Zygmunt Bauman.
Ma questo termine non è in grado di corrispondere al dominio antisociale di una delle altre due società UNIdimensionali possibili: della dimensione Economia sulle altre due o della dimensione Cultura sulle altre due.
C’è sempre un’architettura UNIdimensionale parassitaria in atto, ma il segno è diverso e diversa deve essere la terminologia che contraddistingue la prima come “Società umana gassosa” e la seconda come “Società umana solida”, differenziandole immediatamente dalla “Società umana liquida” per la diversa colorazione e atmosfera funzionale specifica di ogni singola dimensione.
Nella Società umana gassosa di inizio terzo millennio, perciò, non si può parlare più di Stato unitario, bensì di Mercato unitario: ovvero, ora non vale più l’orientamento “della giustizia relazionale nella Comunità statale”, ma vale quello “dell’utilità economica sul territorio-ambiente”.
Dall’ideologia come motivatore (Società liquida) per l’agire dei sudditi, si passa al motivatore denaro (Società gassosa) per l’agire degli schiavi: perché nel Mercato unitario tutti siamo schiavi delle Elite al potere, come sempre più capiranno per esperienza diretta le nostre future generazioni.
Se abbiamo osservato fino a qui, allora possiamo comprendere come sta sempre più esaurendosi, ad esempio, il welfare statale o scendendo sottoterra l’ascensore sociale: in un Mercato unitario antisociale, dove tutti siamo schiavi delle Elite economiche al potere, non esiste “giustizia” se ciò non è “vantaggioso” per l’economia; non esiste “libertà di pensiero” se ciò non è “vantaggioso” per l’economia.
Continuando nell’osservazione vediamo come anche nel Mercato unitario, nella Società gassosa antisociale parassitaria, gli elementi economici, politici e culturali si mescolino insieme esattamente come nel cassonetto dell’immondizia indifferenziata sotto casa si mescolano, degradano, s’inquinano e si corrompono reciprocamente i rifiuti urbani.
Ecco allora che nel confronto bellico Nato-Ucraina contro Russia si evidenziano l’intreccio indissolubile di motivazioni culturali religiose, politico-militari ed economico-logistiche, che vanno tutte risolte e non abbandonate ai loro automatismi antisociali dietro la foglia di fico di un cessate il fuoco o di una tregua o di una pace che non li consideri e risolva nella loro tridimensionalità complessiva.
Ecco allora portato in evidenza l’intreccio culturale, politico ed economico dietro il protagonismo del Qatar, che in quanto posto in essere nella nuova architettura UNIdimensionale antisociale del Mercato unitario economico mondiale (la Società umana gassosa) si dimostra non essere razzista, in quanto il denaro dato ai correligionari figli afghani e ai non credenti figliastri europei non fa differenze: schiavi resteranno i primi, schiavi diventeranno i secondi.
Del denaro delle Elite economiche… non del Qatar.
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