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Cosa pensare, fra sostanza e forma, del fenomeno catalano?

Analizziamone quindi le caratteristiche fondamentali, approfondendone le diverse sfaccettature


15/10/2017

di Andrea di Furia

Il fenomeno catalano sta facendo pensare molti al destino della Politica sul piano nazionale: peccato che mentre latitino le analisi dal punto di vista “strutturale sociale” del problema, si sprechino quelle sul versante “sostanziale sociale”. Per le new entry in questa rubrica va premesso che ogni cosa ha delle caratteristiche fondamentali: tra le principali abbiamo “sostanza” e “forma”.

 


Ad esempio un bicchiere ha forma cilindrica e la sostanza di cui è fatto può essere vetro o metallo o plastica. I liquidi invece non hanno forma propria, ma assumono la forma del loro contenitore. Prediamo il nostro bicchiere e un liquido che versiamo in esso. Come contenitore di liquidi il bicchiere mantiene la sua forma indipendentemente che ci si versi acqua o vino od olio, oppure tutti e tre i liquidi miscelandoli insieme.

Come contenitore, come bicchiere che contiene uno o più liquidi, esso è la “forma” e i liquidi sono la “sostanza”. E oggi che moltissimi con Zygmunt Bauman parlano di Società liquida per definire il nostro sistema sociale, il paragone calza perfettamente: in esso abbiamo le tre differenti dimensioni sociali “liquide” (Economia, Politica e Cultura) – che facciamo corrispondere rispettivamente ai tre liquidi Olio, Vino e Acqua - e cosa le contiene e dà loro una struttura in cui riversarsi? che cosa corrisponde oggi alla “forma” del bicchiere? Il Mercato!

Continuando il paragone vediamo che in quell’unico bicchiere (Mercato) vengono riversati e miscelati insieme tutti e tre i liquidi diversi (Olio-economia, Vino-politica e Acqua-cultura): questa è la realtà “strutturale” del sistema sociale in cui viviamo tutti oggi.

Esistono altre possibilità strutturali diverse? Di norma tutti noi preferiamo per varie ragioni una strutturazione molto diversa e più articolata, se vogliamo rispettare le differenze qualitative e funzionali di tre liquidi diversi come Olio, Vino e Acqua. Infatti usiamo 3 bicchieri, uno per liquido, mai uno solo per contenerli insieme! Nell’esempio: un bicchiere per l’Olio, un bicchiere diverso per il Vino e un bicchiere diverso ancora per l’Acqua. Non è così in tutte le case del mondo?

Ebbene, nel sistema sociale attuale ciò non viene fatto da secoli e millenni. Nel completo disinteresse di tutti noi. Riflettiamo però: cosa direste, invitati a cena, se vi miscelassero nello stesso bicchiere Acqua, Olio e Vino? “Che schifo, no grazie!” sarebbe il minimo.

Se poi applicate al sistema sociale degli ultimi due secoli il paragone di prima:

  1. non è forse questo lo stesso effetto [che schifo, no grazie!] che vi faceva/vi fa il sistema sociale quando dominava il bicchiere a forma cilindrica dello Stato? e tutti i liquidi sociali (Economia-olio, Politica-vino e Cultura-acqua) venivano riversati e miscelati in esso, ogni anno, in proporzioni diverse?
  2. non è forse questo lo stesso effetto [che schifo, no grazie!] che vi fa il sistema sociale di inizio terzo millennio in cui domina il bicchiere a forma cubica del Mercato? e tutti i liquidi sociali (Economia-olio, Politica-vino e Cultura-acqua) vengono riversati e miscelati in esso, come invece viene fatto adesso, ogni mese in proporzioni diverse?

Dal punto di vista strutturale sociale questo contenitore unico – è indifferente che si cambi lo Stato con il Mercato e quest’ultimo con qualcos’altro ancora – questa “forma”, questa struttura sociale del sistema sociale attuale è completamente inadatta [addirittura ne favorisce la degradazione] a rispettare le qualità e le funzioni diverse delle tre dimensioni sociali. Questa va modificata: non la proporzione della miscela dei tre liquidi dimensionali! Quest’ultima, comunque calibrata, non può che far letteralmente schifo.

Consideriamo ora che il bicchiere è quello cubico del Mercato. Tutto si fa per il Mercato, non è vero? Ebbene scegliamo tra un mix composto di un 33% di ogni liquido e un mix con un 75% di Olio-economia, un 15% di Vino-politica e un 5% di Acqua-cultura. Possiamo dire quale ci piace di più? o piuttosto quale ci procura meno repulsione?

Se riflettiamo sul sistema sociale dal punto di vista strutturale, la soluzione è solo quella di separare i tre liquidi in tre contenitori diversi. Ogni “sostanza” dimensionale sociale liquida deve stare nel suo contenitore, nella sua "forma": l’Economia-olio nel Mercato, la Politica-vino nello Stato e la Cultura-acqua nella Scuola.

Messe insieme nello stesso bicchiere, invece, le tre dimensioni sociali fermentano, si inquinano e si corrompono: di fatto non è corrotta oggi la Politica nazionale e locale? non è corrotta l’Economia mondiale, nazionale e locale? non è corrotta la Cultura universitaria e scolastica?

Far corrispondere ancora ai nostri giorni alla “sostanza sociale liquida tridimensionale” il contenitore formale unidimensionale” rende il sistema in cui viviamo malsano e zoppicante. E a stare con lo zoppo si impara a zoppicare.

Torniamo adesso alle analisi del fenomeno catalano e di quanto gli sta attorno: notavamo come fossero tutte a carattere “sostanziale”. Tutte si fermano all’aspetto liquido sostanziale e nessuna si addentra nell’aspetto strutturale formale: nessuna prende in esame assieme alla “sostanza” dimensionale sociale anche la “forma” strutturale sociale unilaterale in cui quella triplice liquidità viene maldestramente miscelata.

Lo faremo insieme, dopo aver esaminato tra le varie analisi dal punto di vista della “sostanza” quella che mi è particolarmente piaciuta: Così Grillo e Bossi hanno anticipato l'Europa di oggi.

 


Il vice-direttore dell’Espresso Marco Damilano, nella sua analisi, a fronte dell’attuale crisi degli Stati nazione per inquadrare il fenomeno catalano evidenzia la concomitante originaria crisi, in tutt’Europa, dei Partiti nazionali.

Damilano: «Sostituiti da due nuove creature che l’Italia ha anticipato da decenni e poi esportato. Il territorio senza politica. E l’anti-politica senza territorio. [Il primo, riferito alla Lega Nord] È il territorio che si organizza senza ideologie politiche, senza identità di destra e di sinistra. [Il secondo, riferito al Movimento5Stelle] …è senza radici e senza culture politiche alle spalle, nato sull’onda della rivolta, il vaffa contro la politica tradizionale».

Perché queste due creature nascono? Damilano non lo dice. Si limita a registrare i fatti: la nascita nel 1989 per la creatura di Umberto Bossi e il successo elettorale della creatura virtuale di Beppe Grillo, alle politiche del 2013, “dove raccoglie un quarto dei voti e arriva primo partito in cinquanta province e in undici regioni”.

Registra inoltre “l’impossibilità degli Stati di rispondere alle richieste di società divenute più ricche ma anche più esigenti e a rischio impoverimento”, quegli stessi Stati che pochi decenni fa avevano toccato l’apogeo della loro gloria politico-sociale.

Damilano: «Tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, i “trenta gloriosi”, i trent’anni in cui le società europee sono cresciute a ritmi da capogiro (industrializzazione, piena occupazione, Stato sociale, benessere diffuso), era lo Stato nazionale a costituire lo spazio delle politiche pubbliche che favorivano e accompagnavano il miracolo economico. Mentre la mediazione tra le istituzioni centrali e la società in cambiamento era svolta da una rete di soggetti, i mitici corpi intermedi: sindacati, associazioni di categoria, cooperative. E, più di tutti, i partiti. Toccava a loro, i grandi partiti nazionali di massa, mettere in collegamento i cittadini con lo Stato, portare le masse nel cuore delle istituzioni, come si diceva all’epoca. Succedeva così in tutta Europa, nell’Inghilterra laburista e nella Germania della socialdemocrazia e del modello renano cattolico e democristiano, l’economia sociale di mercato».

Perché questo paradossale rovesciamento dalla potenza all’impotenza degli Stati Nazionali? Senza un’analisi “strutturale sociale” ciò risulta inspiegabile, come quando passeggiando per la strada si viene colpiti da un vaso caduto da un balcone soprastante.

E dal punto di vista strutturale gli anni ’70 del secolo scorso sono un importante spartiacque: è addirittura il momento storico in cui il sistema sociale moderno cessa di essere definibile come Società liquida, ovvero a predominio politico, e diventa Società gassosa, ovvero a predominio economico. Lo accenniamo appena, perché questo ci porterebbe fuori tema.

Sono gli anni dell’austerity: in cui la Finanza supera il limite allora imposto alla crescita economica dalla parità aurea e dalla saturazione merceologica del Mercato allora definito “libero”, rispetto alla chiusura dei mercati del blocco sovietico e di quello cinese.

Sono gli anni in cui Zbigniew Brezinski, il sulfureo Consigliere per la sicurezza nazionale nel Governo Carter, scriveva nel suo Between Two Ages: America's Role in the Technetronic Era (1970) che gli Stati nazionali avevano esaurito il loro impulso positivo per l’evoluzione umana.

 


Dalla fine degli anni ’70, dunque, dal punto di vista della “forma, e non della “sostanza”, nel sistema sociale mondiale il Mercato ha sostituito lo Stato come “contenitore unico strutturale” dell’intera liquida e triplice “sostanza sociale”: ossia di Economia-olio, Politica-vino e Cultura-acqua. Ma ora la proporzione delle dosi di quel miscuglio imbevibile cambia a tutto vantaggio dell’Olio-economia.

Cos’ha comportato per la dimensione Politica il passaggio dalla Società liquido-politica alla Società gassoso-economica? Che i Partiti nazionali sono diventati preda dei Lobbisti internazionali e hanno perseguito più il loro interesse che quello degli elettori. Perché non si possono servire due padroni: o i Lobbisti o gli Elettori.

Invece di rappresentare la Comunità nazionale i Partiti sono diventati autoreferenziali e corruttibili. Di fatto corrotti: mani pulite e mafia capitale ne sono sintomi chiarissimi.

E adesso che la Politica dei Partiti nazionali ha rinnegato se stessa - pensando di “ingrandirsi” sul piano planetario [rammento l’amicizia dello stesso Consigliere Brezinski con Giorgio Napolitano, sempre negli anni ‘70], o magari [immagino altri politici con caratteristiche più terra terra] di vendersi al miglior offerente estero - e non si riconosce più nella Comunità nazionale amministrata… adesso quest’ultima (abbandonata a se stessa) si è trovata di fronte ad un bivio:

  1. quella di indirizzarsi anch’essa verso la dimensione economica (a difesa dei propri interessi) ma su di un piano decisamente più interno e circoscritto, come in Italia ha fatto la Lega Nord delle origini, rivendicando con la sua primigenia battaglia contro “Roma ladrona” un proprio Territorio in cui autoamministrarsi politicamente
  2. quella di indirizzarsi verso la dimensione culturale (a difesa dei propri valori culturali in opposizione a quelli politici corrotti, e in realtà è questa l’origine della cosiddetta anti-politica) rivolgendosi alle Persone come in Italia ha fatto il Movimeno5Stelle, definendosi “oltre destra e sinistra” (categorie inesistenti nella dimensione culturale) e sostituendo al territorio fisico quello virtuale del web e dei socialnetwork.

In realtà nel contenitore unico strutturale - che sia il Mercato o lo Stato non cambia nulla del caos antisociale montante – l’emetico poltiglione dimensionale imbevibile, che dobbiamo ingurgitare per forza, prolifera cancerosamente.

Oggi questa dinamica malsana tra “forma unica” e “triplice sostanza” sociale va capita dal lato della prima. E il fenomeno catalano è uno dei tantissimi sintomi che le tre dimensioni sociali non possono più vivere all'interno di questa e sono a rischio deflagrazione. Esplosiva miscela tutta coercizione dove siamo costretti a competere conflittualmente tra di noi... per la mera sopravvivenza.

Ecco perché si moltiplicano i populismi (i territori senza politica) nei vari Stati europei e mondiali, ed ecco perché si moltiplicano i movimenti di protesta (l'anti-politica senza territori).

Eliminiamo l’inadeguatezza strutturale di quell’unico contenitore (il Mercato) per le tre liquide dimensioni sociali (Economia, Politica e Cultura). Diamo una buona volta a ciascuna dimensione sociale il suo contenitore strutturale qualitativamente specifico e questi fenomeni antisociali dei populismi, ma anche i tantissimi altri che ci opprimono quotidianamente, non avranno più ragione d’esistere.

Perché modificando la struttura contenitiva del sistema sociale - da monodimensionale a tridimensionale - si prendono i due proverbiali piccioni con una fava: si toglie ai fenomeni antisociali moderni l'incubatore strutturale e si elimina l'inquinato "brodo di coltura" dimensionale attraverso la loro separazione funzionale e qualitativa.

È davvero ora di istituire la Società tridimensionale dei nuovi tempi, che è "strutturalmente" tridimensionale. La Società in cui la triplice “forma” del sistema sociale corrisponde alla triplice “sostanza” dimensionale: in cui i bicchieri “forma” sono tre [non più uno solo come ora (il Mercato)] e corrispondono ciascuno al proprio liquido sociale "sostanza".

Come dice tre volte il Vecchio con la lampada di Goethe: “Il momento è giunto!”

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