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oScurati


26/04/2024

di Andrea di Furia

Utile la grancassa mediatica sulla censura della RAI di Antonio Scurati, intellettuale di cui apprezziamo la verve e l’impegno, per inquadrare un automatismo sociale pavloviano che acceca e ci nasconde la realtà sociale sottostante dividendo continuamente il nostro povero Paese nelle due tifoserie dei buoni e dei cattivi: l’Italia dantesca uscita dall’Inferno fascista, ma ancora saldamente posizionata nel Purgatorio pseudodemocratico post-fascistaneoliberista (in attesa di salire finalmente al Paradiso strutturale TRIdimensionale della sinergia sociale sistemica). Come definisce l’Italia il Sommo Vate?

Dante Alighieri: «Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!».

Bordello perché invece di osservare, pacati, i fatti ogni volta li si ingigantisce emotivamente scatenando ad arte la diatriba che fa audience: la sterile polemica per definire chi sono i buoni e chi i cattivi: automatismo pavloviano cui ci ha condizionato, come rana distratte nella tiepida pentola, la visione innocente dei film western.

La questione dei buoni, in questo caso pro-Scurati e dei cattivi anti-Scurati, devìa lo sguardo dal reale problema sottostante: “il bordello dantesco”, appunto, il sistema Italia che, nemmeno preso in considerazione da Governo e Opposizione, sarebbe il primo problema sociale in assoluto da risolvere e che attende, purtroppo da oltre due secoli, Professori, Politici, Economisti ed Elettori consapevoli.

Senza risolvere questa "madre" di tutti i problemi sociali continueremo ad essere vittime di un pingpong mediatico conflittuale che non solo rimpinza le tasche degli Editori e mortifica la qualità dell’informazione per i malcapitati lettori, ma soprattutto degrada la qualità della vita economica, politica e culturale degli ignari sognanti elettori: di destra, sinistra, centro, centrosinistra, centrodestra e oltre la sinistra e la destra.

L’origine di tutte le turbolenze che oggi vediamo in giro per il Mondo, l’Europa e l’Italia è data da una serie di situazioni che riguardano:

  1. l’Uomo preso a sé (l’Antonio, in questo caso, prima dello stimato intellettuale ma potremmo dire anche l’Ida, prima della stimata antropologa… e tanti altri ormai dimenticati negli ultimi 75 anni di Repubblica Italiana),
  2. la Società umana (ancora non realizzata, solo ipotizzata nell’astratto pensiero scientifico sociale che tuttavia, invece di un Organismo vivente la visualizza come un morto meccanismo input-output illusoriamente controllabile attraverso algoritmi informatici e pseudo-intelligenze artificiali pre-programmate e indipendenti dal controllo sociale umano).

Da un punto di vista diverso  dal solito, dovremmo tutti vedere in Antonio Scurati l’esempio lampante di come un regime pseudo-democratico, [che ha tradito le speranze democratiche italiane fin dalla sua nascita, non potendo attuare sùbito la Costituzione repubblicana se non a macchia di leopardo e lasciandola languire nei veti incrociati di tutti Partiti nei 68 governi dalla sua nascita], di come un regime invero totalitario [lo sono tutte le pseudo-democrazie presenti ora sul Pianeta, dato che siamo in ottima compagnia], tratta tutti i dissidenti: togliendo loro la parola, il lavoro, e censurandoli coi suoi media.

Pensiamo solo:

  • alle migliaia di medici italiani oScurati dal regime pseudodemocratico post-fascistaneoliberista (in questo caso gestito da coalizioni oltre la destra e la sinistra) perché badando alla salute dei propri pazienti erano indirettamente contrari al business trilionario in dollari degli ammorbanti pseudovaccini (ora intesi addirittura come presidi preventivi dalla cura alla bara nella guerra preventiva contro tutte le malattie: come i droni killer ad alto valore economico aggiunto contro tutte le malattie, viste come batterie missilistiche del Nemico) che fanno tanto bene alla crescita continua del 1% degli abitanti della Terra a spese del 99% restante, secondo Occupy Wall Street
  • ai milioni di Cittadini Israeliani e Palestinesi oScurati da due regimi pseudodemocratici che per legittimarsi al proprio elettorato lo hanno coinvolto in una nuova strage degli innocenti raddoppiando (forse perché sono passati 2 millenni dalla prima?) l’Erode promotore della strage
  • alle centinaia di milioni di Cittadini Europei oScurati dal regime pseudodemocratico neoliberista UE che non vogliono la guerra in Ucraina, ma un accordo tra Nato e Russia che faccia bene all’Europa e non alle postazioni belliche del dominus americano, e alle centinaia dei suoi burattini al potere nel nostro Continente


Se osserviamo - senza farci prendere dalla sterile smania meccanica di giudicare chi sono i buoni e i cattivi (la Nato? la Russia? - il Ministro Speranza? i medici che fanno il loro mestiere e non sono azionisti della business-brama vaccinica? - Israele? Gaza?), smania istigata dai media di regime e dei social utilizzati dai servizi segreti deviati mondiali [deviati a vantaggio degli interessi delle Elite economiche mondiali onnipresenti in tutti gli Stati sovrani,  “automaticamente” proliferati come funghi velenosi sociali a causa della madre inosservata dei problemi sociali] – se, dunque, osserviamo la realtà che ci circonda, il nostro pensiero sociale viene costretto a domandarsi se esista o meno una causa sociale antecedente che nel “bordello dantesco”, estesosi a livello planetario, unisca questi scenari apparentemente diversi: per le motivazioni, i protagonisti, il posizionamento geopolitico.

Lo scenario sociale europeo del XX secolo (quello delle 2 guerre mondiali a casa nostra) è diverso da quello sociale europeo del XXI secolo: nel ‘900 la dimensione Politica dominava in tutti i Paesi europei che poi confluiranno nell’Unione Europea, mentre ora è la dimensione Economica che domina i Paesi membri dell’Unione Europea.

Questo cambiamento di dimensione dominante non è senza conseguenze pratiche:

  1. prima nel ‘900, salvo rare eccezioni, il dominio della Politica sull'Economia entro i confini nazionali poteva resistere ai condizionamenti economici
  2. dopo nel 2000, salvo rare eccezioni, la Politica ha ceduto entro i confini nazionali ai condizionamenti economici

Vale a dire che possiamo dimenticarci parole come giustizia, eguaglianza, comunità perché per l’Economia il mantra è l’Utilità per chi detiene il denaro (Banche centrali ad azionariato privato, Investment bank, Multinazionali quotate in Borsa ecc. Fondi pensione ecc.): eliminare la possibilità dell’esistenza di questo mantra economicamente, politicamente, culturalmente ossessivo è possibile solo se la dimensione Economia, nel sistema sociale, smette di andare all in e volere tutto il piatto sociale tridimensionale (Mercato, Stato, Scuola) e riduciamo per legge [da sola non si limita] la sua area operativa ad 1/3 del piatto (il solo Mercato).

Viceversa, conseguentemente al dominio del sociale tridimensionale dell’Economia, poiché non hanno denaro, ma enormi debiti verso quelle entità economiche sopraelencate, sia obtorto collo sia per concorso esterno e interno dei propri Politici (al Governo e all’Opposizione) gli Stati seguono pedissequi gli ordini di scuderia dei furbetti del dollarino.

Con ciò, mi auguro che i 3 lettori di questa rubrica non siano oScurati dalla tristezza dello scenario sociale osservato sopra: il problema sociale vero non è fare in modo che non ci siano più i furbetti del dollarino [eliminati questi, ce ne sono migliaia pronti a prendere il loro posto] ma fare in modo che la dimensione Economia non domini le altre due dimensioni (Politica e Cultura) intervenendo, come adesso fa, nelle aree di loro competenza: rispettivamente (Stato e Scuola).

Se il dominio di una delle 3 dimensioni sociali porta a comportamenti antisociali (diseguaglianze, pseudo-democrazie, massacri e genocidi spacciati per ritorsioni legittime) allora dobbiamo impedire a questa dimensione di esercitare un potere totalizzante che non appartiene al suo dna.

Ogni dimensione sociale può avere potere solo su ciò che deve far funzionare come suo compito specifico: la dimensione sociale Economia ha solo il potere su ciò che riguarda il Territorio-ambiente.

Qui per Territorio si intende il territorio locale, nazionale, internazionale e planetario in cui far circolare merci e servizi utili alle varie esigenze sociali tridimensionali (delle Persone, delle Comunità e dei Territori economici stessi).

Per Ambiente si intende che è compito specifico dell’Economia (quindi di Produttori in particolar modo, ma anche dei Distributori e dei Consumatori) il “curare” i danni ambientali causati nell’espletamento della propria attività: oggi criminalmente istigati e moltiplicati oltremisura dalla menzognera religione neoliberista.

All’obiezione di chi pro domo sua ribadisce che così ci sarebbero meno cose belle e buone per i Consumatori, dovrebbe rispondersi che far pagare dazio solo ai Consumatori un risanamento ambientale impossibile (senza il coinvolgimento di Produttori e Distributori) è commettere il classico reato di circonvenzione di incapace.

Come può l’Economia assumersi il SOLO compito che le spetta a livello planetario? Che non è, ad esempio, far giocare Cocco Bill (gates) con la salute mondiale per favorire la crescita continua del suo portafoglio. A furor di logica viene da dire che è possibile se si limita la sua azione al solo Mercato, con ciò, salvo le rare eccezioni che confermeranno la regola, eliminando il fenomeno del Lobbismo, l’intromissione indebita dell’Economia nella Politica per fare leggi “ad azionistam”, che viene inizialmente moderato e progressivamente impedito dall’azione delle altre due dimensioni sociali.

Modera e impedisce il Lobbismo la Politica che si occupa SOLO del suo compito funzionale specifico: rendere coesa la Comunità nazionale, coesione fortemente disturbata dalle intromissioni lobbistiche (a cui interessa il dollaro, non la coesione sociale).

Modera e impedisce il Lobbismo la Cultura che si occupa SOLO del suo compito funzionale specifico: rendere autonoma la Persona, educarla ad essere capace di pensare con la propria testa… non con quella del macello-marketing quotidiano H24.

Serve passare da un’architettura UNIdimensionale parassitaria di sistema (l’Economia che vampirizza le altre due col Mercato) a un’architettura TRIdimensionale sinergica di sistema (“a tre dimensioni autonome” nella propria area funzionale specifica: l’Economia nel Mercato, la Politica nello Stato, la Cultura nella Scuola), dimensioni che si occupano ciascuna del proprio terzo di sistema.

Dimensioni sociali discrezionali nel proprio campo, ma sinergiche tra loro quando 2 dimensioni o tutte e 3 sono necessarie vuoi per lo sviluppo della Persona, vuoi per la coesione della Comunità, vuoi per la cura del Territorio-ambiente.

Da due secoli e passa vediamo che il predominio di una dimensione sulle altre due crea una realtà antisociale malata: con poche migliaia che godono dignità e qualità della vita e tutti gli altri 8 miliardi che soffrono la loro mancanza.

Al malsano predominio UNIdimensionale va sostituita la sana sinergia TRIdimensionale di sistema, che tuttavia è possibile solo a condizione che le tre dimensioni sociali si occupino esclusivamente di ciò che è loro funzione specifica e che, detto in immagine-sintesi, Mercato, Stato e Scuola si comportino come i cassonetti della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (plastica, carta, vetro).

Ottenere questa sinergia TRIdimensionale sociale è ciò che manca per avere un Organismo sociale sano e adeguato alla vita delle Persone, delle Comunità e dei Territori mondiali nel XXI secolo.

E della T-ristrutturazione sinergica urgente (!) della Società umana italiana, dovrebbero occuparsene tutti a vantaggio delle generazioni future: in particolare chi si dedica alla Politica, alla Cultura e all’Economia dell’oggi e del domani … che, attenzione, non sono l’oggi e il domani UNIdimensionale parassitario di Mario Draghi (da Vista, su you tube). 

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