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Siamo vicini al voto europeo

Va ricordato che i Rockefeller e i Rothschild, al termine della seconda guerra mondiale, hanno proposto di unire l’Europa facendoci perdere la sovranità monetaria


29/04/2024

di Mario Pinzi


Per uno Stato la sovranità monetaria dovrebbe essere sacra e vedere che il potere politico l’ha ceduta ai Rockefeller e ai Rothschild che al termine della seconda guerra mondiale hanno proposto di creare un’Unione europea attraverso la leva economica al posto di quella culturale, per impadronirsi del nostro Continente, è una vergogna inammissibile.
Questa, purtroppo, è la triste verità.
Ora, attraverso il voto, possiamo ribaltare le cose se vincerà una destra determinata a cambiare le regole dell’Unione che non possono funzionare anche per le diversità storiche e linguistiche dei singoli Stati.
Se attraverso questa elezione non riusciamo a riportare ai 27 Stati dell’Unione la sovranità monetaria è meglio studiare una intelligente fuga come ha fatto l’Inghilterra.
Non parlo di tornare alle vecchie monete, ma di diventare i padroni dell’euro attraverso la maggioranza delle azioni Bce.
I legami comunitari futuri devono poggiare sulla sovranità monetaria nelle mani dei 27 Stati dell’Unione e chi afferma che non è possibile per i troppi legami già consolidati, racconta delle balle che non possono essere accettate.
Prima di una difesa bellica comune, occorre avere: “Sovranità monetaria, tassazione e potere giuridico collettivo.
Desidero ricordare che i nostri antenati Romani ci hanno lasciato una posizione geografica che senza l’Italia è impossibile governare il mondo e con questo vantaggio l’Europa può decidere il proprio destino come meglio crede.
Se la diversità de singoli Stati viene rispettata, diventa una forza comune capace di contrastare i blocchi contrapposti come America, Russia, India e Cina che vogliono governare il mondo.
L’allarme della crisi energetica nata per il conflitto tra Russia-Ucraina, ha stimolato i singoli Stati a diventare indipendenti e questo è un obiettivo che dovrebbe essere stimolato e aiutato dall’Unione.
Quello che sorprende, è vedere che un importante esponente della Destra italiana, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera affermando l’importanza di un esercito comune e abolire il vincolo dell’unanimità delle decisioni, senza citare la sovranità monetaria, la tassazione e una giurisprudenza collettiva, una dimenticanza che si rimane senza parole.
Il buon senso consiglia che per fare in modo che sia la maggioranza degli Stati a decidere le cose, si deve cambiare tutta l’Unione senza lasciare indietro nessuno degli errori commessi “O voluti” in passato.
Dopo il voto auguriamoci di festeggiare l’eliminazione della vecchia Europa e rimbocchiamoci le maniche per recuperare il tempo perduto…

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