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Donald Trump? Il mondo dei moderni analfabeti sociali di ritorno gioca in difesa

Crediamo a illusorie “patacche” - si stupisce, indagando sugli USA, Alan Friedman - ma anche ai Patacca, diciamo noi


05/03/2017

di Andrea di Furia

Per l’analfabeta sociale di ritorno moderno, che Donald Trump diventasse Presidente degli Stati Uniti d'America è un’anomalia del sistema. Ma, rammentiamolo bene, chi parla da analfabeta sociale è naturale che sbagli bersaglio confondendo l'eccezione con la regola.

Uno stupito Alan Friedman, nel suo Questa non è l’America, ci racconta invece quello che andiamo illustrando da anni (non confondendo la regola con l'eccezione) dal punto di vista tridimensionale sociale: illustrandoci concretamente come si è evoluta “regolarmente” quella specifica realtà sociale che è il suo Paese.

Come tutti gli specialisti, Alan Friedman nel suo campo non è un analfabeta sociale e ci conferma che l’ultimo Presidente americano non è un’anomalia: viceversa è l’inevitabile, automatico punto di arrivo della regolare evoluzione del sistema sociale americano degli ultimi decenni.

Direte: «E l’America dei Kennedy? L’America del sogno americano? L’America democratica dove chiunque può diventare Steve Job o Warren Buffet». È una “patacca”, risponde Friedman! Un’illusione, non la realtà.

E il nostro esperto porta svariati esempi della sua verità, non ultimo quello per cui un terzo degli Americani (100 milioni di americani, una volta e mezzo l’Italia) sono a rischio di esclusione sociale. Paradossale che il Paese più ricco del mondo abbia un terzo della sua popolazione povera e affamata?

Analizzando bene la situazione Friedman risponde che non è un paradosso, bensì il risultato esatto (come 2+2=4) di un’involuzione pluridecennale del sistema sociale americano che si è perso dietro la ricerca del paradiso in Terra tramite il benessere economico.

E, sconvolto lui stesso da questa sua indagine, si dice molto preoccupato per il prossimo disordine mondiale, oltre che per quello della sua Nazione dove teme per i diritti degli Afroamericani visto chi è stato cooptato da Trump nel suo governo.

Alan Friedman tuttavia, nonostante che una sua bellissima illusione si sia infranta di fronte alla realtà dei fatti, non arriva a capire che quell’inevitabile punto di arrivo dell’involuzione sociale americana - ossia il Presidente Terminator quale fatto concreto e il relativo disordine mondiale in arrivo sul primo binario, come realtà e non quale ipotesi teorica di scuola – è dovuto alla “strutturazione a 1D” del sistema sociale stesso.

Capendolo invece, ne consegue banalmente che se non si modifica la strutturazione del sistema a 1Dimensione dominante (Economia-Mercato) sulle altre due (Politica-Stato e Cultura-Scuola), portandola a 3Dimensioni autonome e di equivalente potere discrezionale, anche il prossimo presidente - magari una donna, cosa che non sarebbe male di principio, così come non lo era l’afroamericano Obama – sarà il prodotto malsano del normale automatismo del sistema. Con buona pace, anzi forse cattiva guerra, di tutti.

Poiché ciò che è banale per chi conosce le dinamiche inosservate del sistema sociale moderno risulta viceversa spesso e volentieri un assurdo, magari anche strampalato, per chi permane analfabeta sociale di ritorno subiamo, da ciò, una conseguenza necessaria visibile a tutti. 

 


Dovuta al peso elettorale di questi ultimi, che è di circa il 99% rispetto all’1% degli altri [casualmente lo stesso differente peso che c’è tra chi detiene il potere economico mondiale (1%) e il resto che non lo ha (il 99%)], la conseguenza è la paralisi totale degli interlocutori mondiali di Trump.

In realtà quel “casualmente” detto prima era una provocazione, dato che l’accentramento della conoscenza in pochi, come l’accentramento della ricchezza in pochi, come l’accentramento del potere politico in pochi è il costante e sicuro risultato cui si perviene, nelle tre dimensioni, se il sistema sociale è strutturato a 1Dimensione prevalente sulle altre due. Non lo osserviamo ovunque nel Mondo?

Per non restare paralizzati, perciò, si deve modificare la strutturazione del sistema sociale moderno a 1D. Una sola dimensione sociale non deve più essere ominante sulle altre due. Altrimenti, lo si vede nel caso della dimensione economica, come reazione al suo predomnio, la dimensione politica riproduce i populismi che poi portano al potere i Trump o che decidono l’uscita della Gran Bretagna dalla UE e… così via, così via.

Oggi gli Stati (la dimensione Politica) sono maturi (più obtorto collo, è vero, che per consapevolezza dlle dinamiche sociali) per rinunciare da una parte alla direzione dell’Economia-Mercato della quale peraltro nel sistema a 1D prevalente sulle altre due sono diventati schiavi [vuol dire eliminare in concreto il 90% della corruzione dilagante… se a qualcuno questo interessa], e dall’altra per rinunciare alla direzione della Cultura-Scuola [vuol dire eliminare in concreto il 90% della fuga dalla realtà nella depressione, nella droga e nella criminalità… se a qualcun altro interessa questo] che hanno ridotto alla pura sopravvivenza.

Vediamo adesso la realtà futura che si prospetta con le azioni del nostro muscolare Polendina, tenendo presente la strutturazione a 1D del sistema americano dove la dimensione dominante, qui è indubbiamente l’Economia, ha preso il sopravvento sulle altre due: che arrancano dietro i suoi cogenti imput.

E nel governo Trump – da questo punto di vista decisamente più onesto dei precedenti - vediamo esplicitamente rappresentato il “dominus”, il padrone vero della pseudo-democrazia americana [altra illusoria patacca]: il Mercato giunto finalmente al potere.

Abbiamo sentito che gli accordi commerciali mondiali gli stanno stretti, per cui gli Usa e rigetta di Trump puntano ad eluderli, non osservarli, contrastarli a tutela della propria attuale posizione di n°1.

Se allora siamo a conoscenza del fatto che:
a) ci sono studi economici che pronosticano entro il 2050 la caduta al terzo posto dell’economia a stelle strisce, surclassata da Cina e India, come primo elemento da tenere in considerazione
b) nel Mercato dev’esserci al vertice, per naturale sua tendenza e predisposizione, un protagonista più ricco, potente, bravo degli altri (la Fiat in Italia, la Germania in Europa ecc.), come secondo elemento da considerare
c) le dinamiche e gli alert già da tempo indicati in relazione alla prevalenza della dimensione economica sulle altre due, come terzo elemento da considerare...


ecco che la strategia posta in atto dai Mangiafuoco di Trump, compreso la rinnovata corsa agli armamenti, acquista tutta la sua tragica chiarezza.

E così possiamo correttamente tradurre la fortissima preoccupazione di un Friedman: che però rimane alla finestra (e come lui tutti gli altri) per vedere cosa succederà.

Con l’unica speranza che Mr. President non metta in pratica fino in fondo quello che ha promesso di fare in campagna elettorale. Cosa che però sta letteralmente già mettendo in atto, nonostante le proteste americane.

Che potranno fare allora i Popoli del Mondo contro una potenza economica che per restare tale deve forzare la mano all’intero Pianeta mediante la minaccia nucleare e al contempo sottrarre quest’arma agli Stati concorrenti (come avviene coll’Iran)?

E cosa può fare la Popolazione americana? contro la potenza economica che l’amministra e che vorrebbe eliminare con un veloce colpo di spugna quei 100 milioni di diseredati che vede come un pugno nell’occhio ben sapendo che, più passa il tempo, le sue scelte porteranno inevitabilmente a raddoppiare quel numero?

E questo nonostante i muri e il protezionismo annunciato per oscurare le coscienza dei disoccupati con una falsa speranza: appunto, con un’altra delle tante illusorie bufale loro rifilate in tutto il Mondo... come ancora una volta dimostrerà la realtà dei fatti.

Va compreso che il sistema strutturato a 1D prevalente sulle altre due è il primo e massimo produttore di patacche morali, ideologiche ed utilitaristiche che circolano in area planetaria. Specchietti per le allodole che, quali analfabeti sociali di ritorno, purtroppo siamo e restiamo.

Provate a pensare a come un dissidio economico comporti immediatamente il coinvolgimento di tutto un Paese se quel Paese è strutturato a 1D: quel dissidio poi può sfociare immediatamente in una guerra armata, non solo tra dazi e controdazi.

Viceversa, con una Società tridimensionale – diamo questo nome ad un sistema sociale strutturato a 3D che va fatto nascere ora, perché è giunto il suo momento storico-evolutivo - un dissidio economico coinvolge solo la dimensione economica, e neppure tutta!

Perché se il problema è il prosciutto di Parma, ad esempio, il dissidio riguarda solo quel prodotto e quel/quei produttori. E può essere risolto senza coinvolgere in una guerra il Paese intero… come vorrebbero e si preparano a fare i furbetti del Trumpino per “il presunto bene” della loro Popolazione.

Agli analfabeti sociali di ritorno che pensano di risolvere l’attuale caos mondiale provocato dalla strutturazione a 1D del sistema sociale planetario (al momento a guida a stelle strisce) contrastandolo nel prender parte al libero mercato mondiale, finanziando crescenti investimenti nel riarmo e appropriandosi anch’essi dell’egoistica cultura dell’USA e rigetta… va chiesto di smetterla di credere alle patacche, e ai Patacca che gliele rifilano, e di osservare invece direttamente la realtà intera: nella sua tridimensionalità.

Indipendentemente che siano americane, russe o cinesi o addirittura dell’Isis le illusorie patacche destinate a disilludere e spaventare chi se ne rende conto – purtroppo restando come Friedman, ognuno specialista nel specifico orticello ma non del sociale complessivo – ebbene hanno tutte la medesima radice.

Sono tutte sempre e solo il risultato inevitabile prodotto da un sistema sociale strutturato a 1Dimensione prevalente sulle altre due: che va cambiato ora. Che deve diventare a 3Dimensioni equilibrate e sane se vogliamo sopravvivere ai prossimi eventi mondiali che, per non turbare i mercati o per non indurre al panico la gente, si evita di indicare apertamente.

A tutti quelli che stanno in difesa alla finestra, in attesa di vedere cosa succede, vorrei ricordare che la miglior difesa è l’attacco. Attacco però non economico, non politico né culturale – è inutile qualsiasi difesa contro lo strapotere economico, bellico e mediatico degli Stati Uniti d’America di oggi – attacchi, poi, che oltre che essere velleitari sono solo tempo sprecato.

Perché dunque insistere bovinamente a illudersi dietro le patacche economiche, politiche e culturali di cui solo i Patacca che ci governano astutamente possonoi avvantaggiarsi? Perché invece di cambiare la strutturazione del sistema sociale attuale (a 1D) - portandolo ad essere tridimensionale (a 3D) - continuiamo indefessi a fare prima (e inutilmente) qualsiasi cosa purché sia altro?

Se l’attacco è la miglior difesa, se attacco dev’esserci… dev’essere un attacco alla struttura sociale del sistema: da operare in casa nostra! Per noi, a nostro vantaggio e non contro altri... come in realtà sono tutte le iniziative "competitive" prese nelle tre dimensioni fino ad ora!

Smettendo di litigare, per le poltrone e i privilegi di un sistema corrotto e malsano, il passaggio da un sistema sociale a 1D ad un sano sistema strutturato a 3D in Italia può esser fatto ora, immediatamente.

E questo, tranquillizziamoci, non è una patacca illusoria ma un fatto sociale concreto.

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