Finanza che uccide o finanza che nutre?
10/10/2022
di Andrea di Furia
In un sistema liberistico sfrenato come l’attuale a livello mondiale, la speculazione finanziaria predatoria è la cosa più bella che ci sia. Permette la crescita continua degli indici economici, la corsa delle statistiche all’infinito… in un mondo purtroppo “finito”. In realtà, invece, è una malattia economica autoimmune.
Naturalmente la speculazione liberista non è neutra, rispetto alla cura del Territorio ambiente economico, rispetto alla coesione delle Comunità politiche e rispetto allo sviluppo culturale delle singole Persone. Ovvero è distruttiva del Territorio-ambiente (quindi dell’intera Economia planetaria), scatena turbolenze continue nelle Comunità (tra masse e privilegiati al potere), condiziona le Persone a considerare la realtà in cui si trovano in termini di astratti “algoritmi” pseudoscientifici (i nuovi totem, le nuove superstizioni idolatriche della moderna “divina” Tecnoscienza).
Il dogma liberistico della felicità (la “crescita continua” come culto religioso mistico, dunque antiscientifico) non avviene solo per banale umana brama di possesso economico o di potere politico o per convertire le masse al dio denaro, ma è causato in prima battuta dalla struttura UNIdimensionale del sistema sociale, che oggi pratica la raccolta indifferenziata dei rifiuti sociali economici, politici e culturali nel cassonetto dell’indifferenziata Mercato.
É questa struttura UNIdimensionale parassitaria, questa architettura obsoleta di millenni del sistema sociale in cui viviamo, a determinare l’orientamento mortifero (in sé sarebbe neutro, ma viene condizionato in negativo) del sistema finanziario attuale: come un coltello, in sé neutro, è orientato a spalmare la nutella sul pane oppure ad uccidere qualcuno. Come esempio di finanza mortifera che distrugge e affama abbiamo sotto gli occhi la speculazione sul gas. La quale senza la conoscenza della sottostante struttura UNIdimensionale riesce incomprensibile (addirittura inesistente vedremo) persino agli specialisti.
Tuttavia esiste anche una finanza sana, quella che permette di soddisfare i bisogni delle Persone, delle Comunità e del Territorio ambiente senza devastarli ma curandoli, nutrendoli: ad esempio l’iniziativa di promuovere un interessante e innovativo strumento finanziario (Obbligazioni Naturasì per 10 milioni di euro remunerate in Buoni spesa) da parte di EcorNaturasì, società benefit e leader nazionale nella vendita di prodotti alimentari biologici, biodinamici e naturali, con 364 negozi in ambito nazionale (circa 50 all’estero) di cui circa 130 a gestione diretta e i rimanenti partecipati o in franchising, e con circa 300 aziende agricole biologiche collegate.
Queste iniziative di finanza sana e vera, come vedremo, sono però osteggiate in primis dalla struttura UNIdimensionale del sistema sociale - che dà vita ad una antisociale Società umana “gassosa” a predominio economico sulle altre due dimensioni sociali - mentre verrebbero favorite da una struttura diversa TRIdimensionale, che dà vita a una sociale Società umana “calorica” sinergica che, facendo la raccolta differenziata del sociale economico, politico e culturale, mette in armonica cooperazione le dinamiche interdimensionali di Economia, Politica e Cultura.
Vediamo innanzitutto il terreno strutturale, verrebbe da dire la “camera a gas”, che sta sotto alla finanza antisociale ammorbante l'economia, e quello invece che favorisce la finanza sociale che nutre e corrobora l'economia. Di fatto hanno due presupposti orientativi di base differenti e producono risultati opposti:
Struttura UNIdimensionale gassosa condizionante |
Struttura TRIdimensionale sinergica non condizionante |
Orientamento: il Pianeta è venduto di seconda mano a figli e nipoti |
Orientamento: il Pianeta è preso in prestito da figli e nipoti |
È strutturalmente antisociale |
É strutturalmente sociale |
La Finanza nel sistema UNIdimensionale? Alimenta l’utile economico del solo speculatore |
La Finanza nel sistema TRIdimensionale? Soddisfa necessità sociali (Persona/Comunità/Territorio) |
É denaro che produce denaro parassitando l’economia |
É impresa che produce merce corroborando l’economia |
Produce inflazione continua: inquinante l’economia |
Produce deflazione costante: risanante l’economia |
Guarda al passato e distrugge il futuro |
Guarda al futuro e risana il passato |
Devasta e uccide il Pianeta - Persona/Comunità/Territorio |
Cura e nutre il Pianeta - Persona/Comunità/Territorio |
Suscita automatismi inaspettati fuori controllo |
Mantiene il controllo umano sull’iniziativa |
Es: la speculazione attuale sul gas |
Es: l’iniziativa Obbligazioni Naturasì |
Della speculazione sul gas diremo, in seguito, ma solo sul punto “Suscita automatismi inaspettati” perché tutti gli altri aspetti antisociali soprariportati nella colonna di sinistra sono, con linguaggio mutuato dagli informatici… assolutamente intuitivi e documentati da una vastissima letteratura.
Interessa, prima, illustrare l’iniziativa di EcorNaturasì, a partire dalle parole del suo Presidente Fabio Brescaccin (è un breve video di video di 4 minuti su youtube), per misurarne l’aderenza alla colonna di destra della tabella.
Brescacin ha parlato di questa iniziativa, sabato 24 settembre, anche nell’incontro intitolato “E se l’economia fosse al servizio della Terra?” tra gli eventi organizzati nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto, a Torino.
Fabio Brescacin: «Da più di trent’anni la nostra azienda opera nel settore del biologico e del biodinamico perché per noi l’unica economia immaginabile è quella che tiene conto dell’equilibrio dell’ecosistema in tutti gli anelli della sua catena. Non c’è benessere dell’uomo senza cura della comunità e non c’è cura della comunità senza rispetto per la terra. Noi viviamo di pane, non di denaro ed è necessario generare consapevolezza sulle scelte che facciamo quando riempiamo il carrello della spesa e quando dobbiamo gestire i nostri risparmi. Noi diamo per scontato che il cibo sia sempre a nostra disposizione quando abbiamo del denaro, ma gli ultimi eventi geopolitici e finanziari ci stanno chiamando ad occuparci oggi del nostro cibo di domani, affidando consapevolmente ad agricoltori virtuosi almeno una piccola parte dei nostri risparmi».
Ora osserviamo alcune differenze tra la speculazione finanziaria algoritmica estranea alle esigenze sociali, cui siamo obbligati ad assistere quotidianamente nell’UNIdimensionale Società gassosa economica parassitaria attuale, e la sana iniziativa finanziaria di EcorNaturasì.
La prima pone l’accento sul denaro, invitando a sperperare quello reale in cambio di denaro virtuale inesistente… se non solo sul piano numerico-statistico. É come se avessimo del cibo in abbondanza e lo buttassimo tutto nelle discariche indifferenziate a cielo aperto, invece di indirizzarlo al suo uso.
Nei numeri della crescita continua questa immagine non appare, non la si vuol vedere, ma esiste nella realtà: perché il denaro di e da speculazione non è denaro d’impresa, ma denaro di donazione sottratto ai suoi destinatari: la Scuola, il Volontariato, l’Arte, la Medicina vera (non quella fasulla dei farmaci OGM spacciati per vaccini, mentre “scientificamente” non lo sono).
Quando speculo sul gas non dò sano denaro di prestito, o denaro di impresa, ma scialacquo sano denaro di donazione: come un moderno Pinocchio credo scioccamente alla truffa dell’Albero degli zoccoli: non utilizzo in modo sano il denaro reale in mio possesso, ma beneficio la volontà predatoria del Gatto e della Volpe di turno.
Non faccio circolare denaro sano, ma faccio circolare denaro virtuale che provoca impennate antieconomiche di inflazione e bolle finanziarie distruttrici della ricchezza economica reale a danno di Persone, Comunità e Territorio-ambiente.
Diversa è l’iniziativa di EcorNaturasì: non remunera in denaro (perpetuando il ciclo distruttivo di cui sopra) ma remunera in “buoni spesa”: confermando con ciò l’intenzione di usare denaro d’impresa o di prestito ricevuto per sostenere iniziative d’impresa socialmente utili: 5 milioni vanno a sostegno degli Agricoltori, 4 milioni per le Imprese di trasformazione dei prodotti della natura (caseifici, panifici, pastifici, aziende conserviere ecc.) e 1 milione per la formazione dei giovani agricoltori del futuro.
Denaro, perciò, che non serve solo a illudere con le finte percentuali di crescita del PIL, ma che realmente produrrà qui beni alimentari che la remunerazione concreta in buoni spesa del prestito, alla sua scadenza, farà trovare a disposizione dell’investitore consapevole.
Questo strumento, infatti, richiede una consapevolezza etica della Persona; una consapevolezza delle necessità sociali della Comunità in cui vive; una consapevolezza della cura del Territorio-ambiente da cui tutto parte e ritorna secondo i ritmi della vita (e non della Borsa valori).
TRIplice consapevolezza che necessita di un terreno sistemico sociale altrettanto TRIdimensionale, dove etica, ideologia e utilità non confliggano per il predominio unilaterale di una delle tre sulle altre due.
Osserviamo adesso la speculazione dei Gatti e delle Volpi del gas, che richiede solo consapevolezza del proprio tornaconto, i quali si approfittano delle incertezze attuali. Il ministro Cingolani ha espresso posizioni simili ad una ricerca di Intesa San Paolo. Per gli economisti di Intesa Sanpaolo non c’è speculazione perché l’esposizione degli speculatori sul TTF sarebbe rimasta stabile nel corso degli ultimi mesi.
Qui varrebbe notare che già nella precedente situazione si specula (ad esempio sui futures): quindi sostenere che quando la speculazione permane con calma piatta gli speculatori ci sono ma la speculazione non c’è, mentre c’è solo la speculazione quando si manifesta nell’abnorme aumento degli scambi, è un’altra dimostrazione della debolezza di pensiero scientifico dei cosiddetti esperti.
Per il Ministro il prezzo del gas sarebbe oggetto di un «processo speculativo non connesso alla domanda e all’offerta, come dovrebbe essere da libri di testo. L’Europa ha perso 39 miliardi di metri cubi dalla Russia e li ha rimpiazzati con 45 miliardi di metri cubi. Quindi, essendoci più gas di prima, dovrebbe calare il prezzo». Più che di deliberata speculazione finanziaria orientata al profitto, Cingolani ha parlato di timori e paure degli operatori di un’eventuale carenza di gas, che spingerebbero a rialzo il prezzo.
Ma sta di fatto che le transazioni giornaliere effettuate sul TTF europeo si sono ridotte notevolmente, visti gli alti prezzi e i crescenti rischi per gli operatori: ecco, dunque, che poche transazioni possono far schizzare o scendere notevolmente il prezzo, visti i volumi ridotti.
Quindi abbiamo il paradosso che non ci dovrebbe essere speculazione mentre invece c’è, e c’è perché la speculazione sfugge al controllo umano, come avevamo notato sulla colonna a sinistra della tabella, alla voce “Suscita automatismi inaspettati fuori controllo”.
Mentre i fatti culturali, politici ed economici negativi degli ultimi anni dovrebbero aver suscitato almeno la sensazione che è necessario riprendere il controllo di ciò che accade nelle tre dimensioni, che proprio il sistema UNIdimensionale intreccia in un vorticoso caos antisociale incomprensibile.
Controllo che ora, in modo aperto, le Élite culturali, politiche ed economiche ritengono di ottenere aumentando antisocialmente l’oppressione delle Persone, la burocrazia statale per le Comunità e la predazione finanziaria sui Territori con i vari strumenti della tecnoscienza informatica… mentre dovrebbero cambiare l’architettura del sistema, trasformarla da UNIdimensionale parassitaria e conflittale a TRIdimensionale armonica e sinergica.
É come passare dal seme UNIdimensionale alla pianta TRIdimensionale sviluppata, che produrrà nuovi semi. Senza questo passaggio ad una nuova architettura di sistema sociale, i semi culturali raccolti nei millenni da generazioni, i semi politici raccolti nei secoli da generazioni e i semi economici raccolti negli ultimi decenni dalle ultime generazioni andranno via via esaurendosi fino a terminare. Come sta avvenendo ora con le emergenze (ormai quotidiane) economiche, belliche e sanitarie.
Nel frattempo che ci si svegli alla nuova architettura TRIdimensionale del sistema sociale (Società umana calorica sinergica) e si abbandoni la vecchia architettura UNIdimensionale antisociale (Società umana gassosa parassitaria e conflittuale), il consiglio è di seguire e imitare iniziative finanziarie sane, orientate al futuro di tutti e soddisfacenti esigenze sociali concrete, come questa di EcorNaturasì.
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