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Fotografato il... buco nero europeo

Alcuni economisti affermano che stiamo vivendo la più grande estorsione economica di tutti i tempi


15/04/2019

di Mario Pinzi


Dobbiamo chiederci se quel cunicolo è la porta che cancellerà per sempre il nostro futuro.  
In passato a presentarci la foto di una possibile recessione sono stati gli economisti Paul Krugman, Mikhail Fridman e Joseph Sigliz, e il buco nero che è stato scoperto sembra più consistente di quanto si potesse immaginare. 
Purtroppo l’Italia, per la propria situazione economica, è di nuovo al centro dell’attenzione internazionale, e il Fondo monetario afferma che siamo dei malati contagiosi. 
Quello che sorprende maggiormente è che non viene messa sotto accusa l’Unione, che è la matrice dei nostri problemi, ma l’Italia, che è la vittima di questo buco nero europeo. 
Prima di proseguire, va sottolineato che la finanza speculativa, annullando le logiche dell’economia reale, ha prodotto disoccupazione, impoverimento della classe media e incertezza nel futuro. 
Da questo stato di cose, cari lettori, è abbastanza normale la diffidenza che è nata nei confronti di questa élite europea, e il desiderio delle masse è diventato quello di trovare un leader che abbia la tenacia di spazzare via il marciume che è sotto i nostri occhi. 
Il nostro Continente è nato nel rispetto delle Nazioni e gli accordi che sono sempre stati sottoscritti erano finalizzati a favorire i popoli. 
Mentre l’imperialismo europeo esistente agisce in maniera contraria a questi principi, perché la sua funzione è quella di togliere sempre più potere agli Stati dell’Unione.  
Cari lettori, una Nazione priva di sovranità monetaria, che è costretta a chiedere il permesso per le proprie politiche economiche, non è uno Stato, ma è un ente schiavizzato che può solo ubbidire. 
Purtroppo, abbiamo fatto spallucce su troppe cose: il valore della famiglia, il valore della dignità, il valore delle nuove generazioni e il valore dei nostri sogni. 
Il nostro impegno politico dovrebbe essere finalizzato a dare sovranità al popolo non alla finanza speculativa. 
Per l’imperialismo europeo le persone non contano nulla, e l’élite economica che c’è dietro al potere costituito impone ai burocrati di Strasburgo di schedare i ministri del nostro governo non allineati al potere costituito, e questa squallida rivelazione è stata fatta da Paolo Grimoldi, vice presidente della Commissione Esteri della Camera.  
Questo potere occulto, per avere successo, ha bisogno di cancellare il concetto della famiglia e sostituirla con singoli individui facili da manipolare. 
Temono il popolo consapevole della propria forza, perché è in netto contrasto con il concetto della globalizzazione finanziaria che, per progredire, ha bisogno di persone ubbidienti.   
Questa élite europea sta distruggendo la famiglia e, con l’aiuto della Chiesa, anche i concetti del cristianesimo che hanno fortificato gli individui.   
Questo squallido potere desidera una Unione senza popoli e questo, cari lettori, è il buco nero europeo che è stato fotografato da alcuni economisti.  
Se vogliamo costruire una nuova Unione capace di competere con i grandi del mondo dobbiamo rivalutare la famiglia e la forza della diversità.  
Ogni popolo ha la propria storia che, se viene rispettata, ci aiuta a crescere. 
La nuova Europa dovrà nascere rispettosa delle sovranità nazionali, e la diversità degli Stati sarà la forza propulsiva del successo.  
Le Nazioni si devono unire nel libero consenso, e chi vuole uscire dall’Unione deve poterlo fare senza vincoli. 
Cari lettori, il voto delle prossime elezioni europee dovrà attestare la volontà del cambiamento, e se vogliamo che il nostro Continente conti nel mondo si dovrà rivalutare all’autodeterminazione dei popoli. 
Vi elenco alcuni diritti importanti che il nuovo potere non potrà trascurare: la difesa della famiglia, la difesa della religione cattolica e la difesa della cultura degli Stati.
Se la nuova maggioranza di governo deciderà di mantenere l’euro, la Bce, cari lettori, dovrà essere posseduta totalmente dai popoli dell’Unione e non il contrario…     

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