Il Natale: da festa esteriore dello shopping a festa interiore dello spirito
17/12/2023
di Andrea di Furia
Ogni anno festeggiamo il Natale e ci scambiamo gli auguri e i regali. Interessante ripercorrere questa festività che è antichissima, se pensiamo che il 25 dicembre gli antichi Romani festeggiavano la nascita del Sol Invictus e poi il nascente Cristianesimo con la nascita del Bambino divino.
Erano momenti sacri festeggiati dalla Comunità, mentre ora sono diventati momenti di shopping individuale: s’è verificato uno slittamento dimensionale da festa culturale religiosa a festa economica commerciale.
Come un impulso culturale divenga un impulso economico, degenerando, è una dinamica che può essere compresa solo se dal solito pensiero sociale debole e superficiale scendiamo più in profondità. Il solito pensiero scientifico-sociologico può solo registrare ciò che avviene perché rimane puntato sulla “funzione specifica dimensionale”: è come se, nel caso in esame, si facesse una fotografia del Natale religioso-culturale trovandola sfuocata e poi si facesse una fotografia del Natale consumistico-economico e la si trovasse messa a fuoco.
Per andare più in profondità, per passare dalle fotografie statiche al film sociale in movimento dobbiamo considerare lo scenario complessivo del sistema che è dato dalla “relazione strutturale” tra le tre dimensioni sociali che può essere di 3 tipi: sinergica, conflittuale, parassitaria.
La relazione strutturale sinergica di sistema si ha quando le 3 dimensioni sociali non invadono le altre due, ma rispettano la specifica discrezionalità funzionale di ognuna: è il sistema sociale voluto dalla Rivoluzione francese e adeguato ai nostri tempi, ma che per la debolezza di pensiero sociale non si è ancora manifestato sul Pianeta.
Invece si manifesta ovunque la relazione strutturale conflittuale tra due dimensioni: ad esempio quella economica (USA) con quella politica (RUSSIA) che tante tragedie ha riportato nel continente centrale, in cui sulla vita prevale la logica della morte. Relazione conflittuale che poi, una volta stabilito il vincitore, diventa relazione parassitaria: quando la dimensione vincitrice fagocita le altre due e ne vampirizza le energie per i propri scopi. E questo fino alla prossima inevitabile relazione conflittuale tra due dimensioni.
Risulta evidente come la relazione conflittuale tra 2 dimensioni e la relazione parassitaria (in cui 1 dimensione sociale assimila le altre due fagocitandole) portino a strutture di sistema eminentemente antisociali, mentre la relazione sinergica (in cui nessuna dimensione invade le altre due) porta all'unica struttura di sistema sociale adeguata ai nostri tempi di inizio terzo millennio.
Se guardiamo indietro nel tempo scopriamo nell’Europa medievale il predominio parassitario della dimensione culturale religiosa; poi, dopo il conflitto Chiesa-Impero abbiamo visto il predominio parassitario della dimensione politica e infine ai nostri giorni vediamo il predominio parassitario della dimensione economica.
Se adesso torniamo al Natale, ecco che durante il predominio parassitario della Chiesa tale festa aveva carattere eminentemente religioso-cultuale esteriore; poi durante il predominio parassitario degli Stati europei è diventato un momento esteriore di coesione ideologico-politica; infine ora durante il predominio parassitario del Mercato è diventato un momento esteriore di consumismo economico.
Ecco che, grazie all’osservazione della relazione strutturale parassitaria del sistema, lo slittamento da festività religiosa a festività politica e infine ora a festività economica si rende chiaro e comprensibile.
Per chi è ancora sensibile al significato spirituale profondo della festa del Natale, ormai esteriormente desacralizzata, non resta che risantificarla individualmente: meditando interiormente come il Bambino divino rappresenti la Luce del Mondo che nasce dentro ognuno di noi: la Luce del Logos che l’uomo, sapendolo o non sapendolo, cerca perché la vita sia infine la vita e non la logica della morte.
Buon Natale.
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