Il banchiere Gotti Tedeschi vittima... dei "gattini ciechi"
Persino i più esperti rimangono analfabeti sociali di ritorno
22/01/2017
di Andrea di Furia
Prendiamo in esame Ettore Gotti Tedeschi: ex presidente della Banca vaticana, lo IOR, defenestrato con un atto di forza nel 2012, dopo tre anni impiegati nel tentativo di risanare e rendere trasparente il sistema finanziario della millenaria Teocrazia romana. Una situazione i cui sviluppi, se rammentate personaggi e svolgimento storico, paradossalmente ci ricorda il tema chiave de I promessi sposi di Alessandro Manzoni: “Questo matrimonio non s’ha da fare!”
A inizio terzo millennio Gotti Tedeschi sembra Renzo Tramaglino, la Banca vaticana Lucia Mondella e Benedetto XVI Don Abbondio. Mentre i mandanti della sua defenestrazione, l’Innominato e i Bravi, restano sconosciuti nello sfondo. Almeno fino a quando (e se!) si scoperchierà il cosiddetto affaire Vatileaks.
Fuor di metafora – ma osservate quanto ci chiarisce gli eventi - già il fatto di essere chiamato a tale incarico qualifica Gotti Tedeschi, diversamente da Renzo Tramaglino, come espertissimo nel suo settore specifico: nella dimensione economica.
Ma possiamo dire che il temporary super-banker in salsa vaticana conosca interamente il sistema sociale moderno nei suoi intrecci tra economia, politica e cultura? Assolutamente no.
Lo capiamo, quattro anni dopo l'infamante espulsione dal vertice della Banca cattolico-romana, leggendo tra le righe di una sua risposta al giornalista de La Repubblica che, intervistandolo, si congratula per la sua riabilitazione da parte del Cardinale George Pell, super Ministro dell'Economia vaticana.
Orazio La Rocca: «Pell prende atto che la pulizia in Vaticano era stata avviata da Benedetto XVI e che Viganò e Gotti Tedeschi stavano eseguendo le indicazioni papali. Riconoscimento non da poco».
Ettore Gotti Tedeschi: «Io, senza volere correggere un atto che considero coraggioso poiché provocherà indignata reazione da parti di molti all'interno delle mura vaticane, vorrei completarlo. Detto processo, che consiste in una legge antiriciclaggio, in procedure necessarie ad attuare la legge, nella costituzione di una Autorità di controllo (l'AIF) che deve verificare che la legge sia applicata secondo le procedure, è stato voluto da Papa Benedetto, è stato promulgato (con il motu proprio del 3-12-2010) da Papa Benedetto, ma è stato cambiato, (misteriosamente?) da altri, tra dicembre 2011 e gennaio 2012. Provocando le conseguenze che conosciamo, inclusa la mia cacciata infamante, poiché mi ero opposto a detto cambiamento. Ma Pell quanto conosce di questa vicenda, perché è accaduta e soprattutto quanto sa dei responsabili della stessa: alcuni non più dietro le mura, altri ancora li?».
In un’altra intervista Gotti Tedeschi invoca una maggiore moralità negli uomini protagonisti della disumana globalizzazione finanziaria.
Tutto giusto, ma siamo alle solite: nessuno riesce ad afferrare che il mantra “gli uomini fanno le cose e gli uomini, se diventano migliori, sono in grado di modificarle in positivo”... dal punto di vista sociale è valido solo per la dimensione culturale: per le altre due no!
Il “diventare migliori” come Persone, lo sappiamo tutti, a volte richiede all’uomo una vita intera: diciamo 72 anni, mentre per acquisire una qualità che non c’è ancora nell’Umanità intera – come appunto il diventare moralmente migliori nel sistema sociale moderno – ci vogliono millenni.
Ma la dimensione economica - lei sì che oggi è già finanziariamente globalizzata - non ragiona in termini di millenni, ma in termine di nanosecondi: nanosecondi gestiti nelle Borse mondiali dalle macchine dell’information tecnology… non più dall’uomo!
Diversamente da quando nacquero le Teocrazie orientali, di cui Città del Vaticano è un sopravvissuto esempio, la dimensione culturale non ha più il tempo vitale di operare a vantaggio dell’uomo se continua a perdurare la millenaria strutturazione a 1Dimensione sociale prevalente sulle altre due.
Non è rilevante, abbiamo visto, che in questi 7 millenni di strutturazione a 1D del sistema sociale quest’ultimo sia passato dal dominio religioso delle Chiese (fino al Medio-Evo) a quello politico dello Stato (fino alla seconda Guerra Mondiale) e che adesso il dominio dell’intero Pianeta sia stato universalmente attribuito al Mercato.
Parliamo sempre di un sistema a 1Dimensione sociale predominante sulle altre due, le quali si accodano più o meno volentieri alle pretese della prima.
Sistema sociale a 1D anacronistico e disumano: che non va più immaginato come se fosse ancora “manovrabile da uomini”, ma come un meccanismo acefalo che si è emancipato dal controllo umano e che va per la sua strada autonomo e incontrollabile.
Meccanismo che viaggia su binari obbligati che nessuna dell e azioni umane cui normalmente si pensa è in grado di deviare: e solo negli ultimi 10 caotici anni ne abbiamo tentate diverse migliaia, inutilmente, in tutto il mondo.
Sono quei binari che hanno defenestrato il banchiere Gotti Tedeschi, ad esempio: ci rendiamo conto che neppure il Papa Benedetto XVI che lo ha incaricato ha potuto proteggerlo dal sistema a 1D che caratterizza anche lo Stato vaticano?
Sono gli stessi binari obbligatori per cui 8 super-paperoni in pochissimi anni sono diventati possessori di tanto denaro quanto ne posseggono 3.600.000.000 di poveri terrestri.
E il nostro sistema sociale a 1D è predisposto automaticamente ad aumentare sia gli otto super-paperoni che i miliardi di terrestri poveri. È la crescita bellezza!
Così come è predisposto ad aumentare la produzione di cibo (sufficiente a nutrire ben 12 miliardi di persone già ora) e al tempo stesso il suo spreco per difficoltà logistiche/conservative e per libidini speculative: già ora lo spreco è relativo a 5,5 miliardi di persone, con oltre 1 miliardo di persone condannate inutilmente a morir di fame.
Sistema sociale che invoca il controllo delle nascite come soluzione finale cui ricorrere anche attraverso malattie sapientemente indotte, sdegnose guerre di pacificazione e gustose sperimentazioni sull’uomo di superarmi bioingegneristiche.
Nessuna preghiera, nessuna ideologia, nessun algoritmo economico sembra in grado di modificare questo stato di fatto. Possibile che non ci si chieda perché?
La risposta è che il problema sociale non è oggi risolvibile né attraverso i tempi millenari della dimensione culturale, né quelli secolari della dimensione politica.
Da una parte infatti non abbiamo letteralmente tutto questo “tempo” a disposizione come uomini che evolvono culturalmente grado a grado; dall’altra la Scuola [un tempo rappresentata dalla sola Chiesa] e lo Stato hanno perso entrambe il bastone del comando in questo sistema sociale a 1D dominante le altre due.
E l’avvenuto passaggio del testimone al Mercato può, secondo voi, dare soluzione positiva alla questione soicale moderna... dati i tempi strettissimi in cui opera? Anche qui si coltiva l’illusione che l’Economia sia la panacea di tutti i mali, così come lo si è ritenuto a suo tempo per Religione e Politica.
Ma ancora una volta questo non è un pensiero sociale! È solo un limitatissimo pensiero economico. Che si rivela falso non appena l’economia prende il sopravvento e più o meno affamando 7 miliardi di Persone ne rende superfluamente ipermiliardari 8 persone – che non vanno invidiate, visto il carico di responsabilità di cui dovranno pagare il conto salato, una volta terminata la loro vita terrestre.
S'è visto infatti come la coperta dell’Economia sia assai “corta”: se ti copre tronco e spalle lascia scoperte gambe e piedi. Non bastano, ad esempio in Europa, i quantitative easing della BCE: sono troppo lenti, rispetto alla velocità finanziaria del nostro malsano sistema sociale.
Persino un popolare proverbio lo sottolinea: “La gatta frettolosa fa i gattini ciechi”. E il nostro sistema sociale strutturato a 1D sola, prevalente sulle altre due, è esattamente quella “gatta frettolosa” di cui, insieme a Gotti Tedeschi, siamo socialmente tutti vittime annunciate.
E i quotidiani eventi contrari al buon senso e all’uomo provocati da questo sistema sociale, malsanamente strutturato a 1D prevalente sulle altre due, non sono altro che i suoi “gattini ciechi”.
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