Immunità di gregge e Tecno-ciarlatani
Effetto strutturale della Società gassosa
24/09/2017
di Andrea di Furia
Quei ciarlatani sul loro conestoga che nella seconda metà dell’800, durante la corsa all’oro per la conquista dell’America del Nord, spacciavano i loro intruglioni agl’ignoranti pionieri come fossero la panacèa di tutti i mali sono stati via via debellati dagli Scienziati moderni. Il che, certo, è stato un bene.
Ma come si può evincere guardando la sterile litigiosità dei moderni Parlamenti, ciò che un tempo è stato “un bene”… in un momento successivo diventa un gran male.
E tocca adesso rilevare come lo Scienziato moderno, causa l’avvento della Tecnoscienza, sia diventato il moderno ciarlatano che spaccia i suoi tecno-intruglioni (ad esempio i vaccini, per non fare nomi) ai moderni ignoranti che, paradossalmente, sono l’opposto di quelli di prima: i pionieri colonizzatori del West ritenevano di non saperne nulla su medicine et similia, mentre i loro moderni pronipoti colonizzatori del Pianeta pensano di saperne (su medicine et similia) una più del Diavolo.
I pionieri della corsa dell’oro “non pensavano” perché completamente impegnati con le asperità della vita reale, i moderni cittadini del Mondo “non pensano” perché imbambolati dalle meraviglie della Tecno-scienza. E si limitano a ripetere a pappagallo gli slogan dei Tecno-scienziati ritenendo, così, di saper pensare.
Tecno-scienziati? Direi Tecno-ciarlatani! Dato che siamo già, invero dopo pochi decenni, all’evoluzione della specie. E la curiosa differenza tra i ciarlatani del vecchio West e i Tecno-ciarlatani loro epigoni - purtroppo con la globalizzazione non più limitati a quell’area geografica - è che i primi esercitavano il pensiero, per quanto orientato alla truffa, mentre per i loro eredi moderni è diventato uno scomodo optional da eliminare: sostituendolo con le procedure e i protocolli, che non sono altro che un freddo e semplice elenco di cose da fare.
Il Tecno-ciarlatano moderno è infatti il passivo prodotto terminale dell’ambente in cui vive: che concepisce la ricerca scientifica come “ricerca della mera soluzione tecnica”, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione.
Se per la Scienza e il pensiero scientifico oltre al “saper fare cosa” è importante considerare anche “se farlo”, “perché farlo”, “come farlo” e “quando farlo”, per la Tecnoscienza e il pensiero tecnoscientifico conta solo il “fare per fare qualcosa”: cui non serve molto il pensare, bensì l’escogitare plausibilità che diventino snelli slogan (non faticosi pensieri) per poter fare qualsiasi cosa. Soprattutto qualcosa che chi pensa magari osteggerebbe.
Una dimostrazione a prova di cretino è l’ineffabile slogan, bruta violenza priva di pensiero, dell’Immunità di gregge.
Vediamone origini e sviluppi sempre dal punto di vista tridimensionale sociale, per il quale la conclusione della Seconda Guerra Mondiale costituisce uno spartiacque “strutturale” importante per il nostro inosservato e malato sistema sociale, e perciò dalla fine della prima metà del 1950 d.C. non si può più parlare, strutturalmente, di Società liquida (come fa Bauman) bensì di Società gassosa.
E rispetto al tema trattato (immunità di gregge) questo passaggio corrisponde nella Scienza medica, come vedremo, al brusco passaggio dallo Scienziato al Tecno-ciarlatano: uno dei tanti “doni avvelenati” della Società gassosa cui non si fa ancora caso.
Società gassosa che non è solo ciò che gli analfabeti sociali di ritorno moderni, senza saper né leggere né scrivere il sociale, confusamente definiscono “il sistema”. È anche - dal punto di vista della “forma sociale” che si contrappone alla “sostanza sociale” – il termine per identificare "la struttura" del sistema sociale (fatto "nella sostanza" di Cultura, Politica ed Economia) che è tiranneggiata unilateralmente dalla dimensione economica (che prevale sulle altre due) e perciò dal denaro e dalla Tecnica [non certo dalla Scienza, che attiene alla dimensione culturale soggiogata].
Il passaggio quindi da Società liquida a Società gassosa non è un mero gioco di parole, ma comporta un rovesciamento di valori in tutte e tre le dimensioni sociali (Cultura, Politica ed Economia): quello che è bianco diventa nero, dal centro l’uomo viene sparato decisamente alla periferia del sistema e l’evoluzione diventa involuzione: lo vediamo nella Scienza (elemento culturale) che cede il passo alla Tecno-scienza (elemento economico) e dal conseguente e progressivo metamorfosarsi della “civiltà della conoscenza” in “civiltà della protesi”.
Chiarito così che non ci poniamo nella "propagandistica" (e perciò assurda, perché priva di pensiero) prospettiva dei “pro-vax e no-vax” - che tanto piace a chi vive di slogan perché, appunto, non è più capace di pensare - veniamo a quell’ineffabile spiritosaggine che è l’immunità di gregge.
Quando compare per la prima volta questo termine dispregiativo della Comunità umana? Negli anni 30 del novecento: quindi negli ultimi anni della Società liquida, ossia del sistema sociale “strutturato a una dimensione” in cui la Politica tiranneggiava ancora le altre due dimensioni sociali (Cultura ed Economia).
Alla Johns Hopkins University Arthur Hedrich fece una scoperta molto interessante: dopo che il 55% della popolazione di Baltimora aveva contratto il morbillo e ne era diventata immune naturalmente, superandolo senza nessun vaccino e senza rischi mortali per i malati, anche il resto (45%) del “gregge” era risultato protetto.
Non deve meravigliare che l'elemento umano venga abbassato a quello animale perché, per la più volte rammentata Legge di gravità sociale, ogni volta che si ha un passaggio - in realtà uno slittamento, una caduta - di una qualsiasi cosa (in questo caso la Popolazione umana) da una dimensione all'altra si ha, contemporaneamente, una degenerazione qualitativa della stessa.
Per cui, quando la Scienza medica (elemento culturale nella Società solida) si trasforma nel Sistema sanitario pubblico (elemento politico nella Società liquida) la considerazione della Popolazione degenera da umana ad animale. E quando poi lo slittamento dimensionale giunge a trasformare il Sistema sanitario pubblico (elemento politico nella Società liquida) in Sistema nazionale del farmaco (elemento economico nella Società gassosa) ecco che il passaggio degenerativo della Popolazione si completa e non viene più considerata "gregge" bensì "merce" .
Restando però, negli anni '30 del secolo scorso, ancora strutturalmente in vigore la Società liquida, Hedrich nota con piacere che il sistema immunitario umano è in grado di affrontare il morbillo per vie naturali. Vale a dire senza bisogno di quell’armamentario di “protesi biochimiche” che conosciamo sotto il nome di vaccini.
Passata la boa del 1950, però, il cosiddetto sistema da liquido si fa gassoso: la dimensione dominante ora non è più la Politica (che ha esaurito il suo impulso bisecolare dalla Rivoluzione francese) bensì l’Economia: il cui focus non è più il diritto/dovere nella Comunità o l’ideologia politica, bensì la merce/servizio/tecnologia che soddisfa un’esigenza ovvero l’utilità economica sul Territorio… non importa per chi!
Paradigmatica, a cavallo della trasformazione della Società da liquida a gassosa, la mutazione da Scienziato a Tecno-ciarlatano dell’epidemiologo Alexander Langmuir che:
- a prescindere dallo scatenamento della sua ossessione pro-vaccinica di massa, nel 1967 [in Epidemiologic basis for eradication of measles] scrive sul morbillo: “Le complicanze sono infrequenti e, con un’adeguata terapia medica, è rara la probabilità di un decesso… L’immunità che segue alla guarigione è forte e robusta e dura tutta la vita”
- a chi stupito, viste le sue stesse premesse, gli chiedeva poi il perché avesse pensato di promuovere una cura inutile per una malattia così innocua rispose: “Dò la stessa risposta che dette Hilary quando gli chiedevano perché volesse scalare l’Everest. Egli disse: Perché c’è, esiste”. Una non risposta (equivalente a paragonare la seta agli stracci o a voler dimostrare che 2+2 fa “meno 22”) che però è perfetta dal punto di vista autoreferenziale della Tecnoscienza, la quale di logica o di etica difetta perché difetta di capacità pensante: è mera esecutirce dei propri incubi protesici.
Valendo dopo il 1950 la Società gassosa come struttura a una dimensione del sistema, il punto di vista della Scienza medica si rovescia completamente e diventa Tecnoscienza medica: non è più l’uomo, col suo sistema immunitario, che va aiutato col farmaco (e solo se del caso), bensì è “il farmaco” che va sempre aiutato (anche se non è il caso) persino bistrattando un sistema immunitario umano che funziona alla grande!
Se si pensasse davvero tridimensionalmente il sociale - e non si vivesse solo di slogan (pubblicitari, ideologici e utilitaristici) vuoti di pensiero, ci si accorgerebbe che qui e ora nella Società gassosa (rispetto alla Società liquida) lo Scienziato cede il passo al Tecnociarlatano per di più supportato dalle gagliarde Lobby economico-finanziarie. Situazione di dipendenza solo temporanea (vedi Umberto Galimberti ne I miti del nostro tempo) in attesa di poter ribaltare a breve questa dipendenza.
E così nel novembre del 1966 il Servizio Sanitario Statunitense, annunciando un programma di vaccinazione di massa per il morbillo che avrebbe superato il record del 55% raggiunto nella città di Baltimora, affermò autorevolmente che dal punto di vista scientifico: “l’impiego di questi vaccini nell’inverno e nella primavera seguenti, avrebbero assicurato l’eradicazione del morbillo dagli Stati Uniti, nell’anno 1967”.
Naturalmente la previsione (o la bufala) scientifica era sballata: non ci fu nessuna eradicazione del morbillo. Un sano pensiero scientifico qualitativo magari si rende conto di aver sbagliato qualcosa, ma questo – e rammentiamoci sempre che siamo nella Società gassosa economico-finanziaria, che ha bisogno di investire prima anche di capire - ha ceduto al “non pensiero” tecnoscientifico quantitativo per cui gli (In)esperti della sanità pubblica statunitense ne hanno fatto una questione di mera matematica.
Errare è umano ma perseverare è diabolico, dice un inascoltato proverbio: pertanto costoro decisero col pallottoliere che un tasso di vaccinati compreso tra il 70% e il 75% avrebbe raggiunto lo sfidante obiettivo dell’immunità di gregge.
Va da sé che il 70% non raggiunge l’obiettivo, non lo raggiunge il 75%, né l’80%, né il 90%. Ora si parla in Italia del 95% - che si sa già non eradicherà il morbillo se non nei sogni ottusi dei Tecnociarlatani, sostenuti dagli inevitabili sondaggi di gradimento finanziati dai partner lobbisti - e in ambienti sovranazionali si parla persino della necessità del 100% di vaccinati per ottenere finalmente l’agognata immunità di gregge: anelito mistico al 100% che verrà naturalmente deluso dalla realtà.
Ma non pensate che questo avrà finalmente acceso una lampadina nella testa dei Tecnociarlatani e dei loro sponsor, né che li avrà ridotti a più miti consigli. Tutt’altro: questi maniaci della matematica asettica non lascieranno ma raddoppieranno.
Anzi in anticipo sui tempi proprio adesso in Italia hanno decuplicato i loro sforzi (a scanso di equivoci sui trend futuri dominati dalla Tecnoscienza a livello mondiale) rendendo l’uso di massa delle protesi biochimiche vacciniche leggi dello Stato.
Messaggio chiaro ai Politici, se non fossero tutti analfabeti sociali di ritorno, dell'ormai avvenuta loro sostituzione al vertice del sistema sociale; dell'ormai avvenuto passaggio dal dominio unilaterale della loro decotta Società liquida al dominio unilaterale della Società gassosa dei Tecnociarlatani.
La Tecnoscienza è un inesauribile pozzo di San Patrizio che si sposa benissimo con le catene di Sant’Antonio della Finanza quotata in Borsa: la quale ormai finanzia qualsiasi cosa. E perché mai non dovrebbe attivarsi con entusiasmo relativamente a incubi come l’immortalità vaccinica e bufale del genere?
Dal punto di vista “strutturale” nella Società gassosa - ovvero nel sistema antisociale attuale, in cui la dimensione economica domina e fa quello che vuole delle altre due - il problema è che per tutti noi, e per le generazioni future, la Tecnociarlataneria moderna è più esplosiva delle bolle dei delinquenti finanziari mondiali.
Servirebbe un pensiero capace di considerare le cose non unilateralmente (ossia non sempre e solo in base alle infinite possibilità della tecnologia moderna e del danaro) ma anche secondo leggi che valgono sempre: per esempio quella che afferma come "ad ogni aumento quantitativo corrisponde un mutamento qualitativo".
Pensate ad uno stuzzicadenti e aumentatene l’altezza, il diametro e diventa uno spiedino: dunque cambia la qualità, se aumenta la quantità. E nel sociale all’esplosione dell’uso quantitativo dei vaccini corrisponde un triplice mutamento qualitativo:
- la Scienza medica rinnega se stessa: invece di proteggere la vita dell’uomo con l’abuso dei vaccini la mette volontariamente a rischio. Dal punto di vista medico-scientifico, infatti, i vaccini funzionano perché iniettano fattori attenuati di malattia indebolendo preventivamente il sistema immunitario umano perché produca gli anticorpi relativi. Non solo è esattamente come se voi andaste in palestra al mio posto [voi rimanete in forma e io mi arrotondo], ma se il sistema immunitario non viene sufficientemente impegnato [senza i vaccini si fa più fatica, certo, ma l’immunità passa alle generazioni successive (funziona tra madre e figlio ecc. invece di fermarsi al vaccinato e basta)] esso si indebolisce e diventa più decisamente attaccabile dalle migliaia di altri virus e batteri che infestano la nostra corporeità. La prova è che mai come in quest’epoca favorevole alle vaccinazioni di massa sono sorte allergie di tutti i tipi, per non parlare delle malattie più o meno rare che senza l’uso dei vaccini quasi certamente non sarebbero apparse in queste forme esasperate. Perché? Perché il sistema immunitario sarebbe stato molto più robusto se lasciato funzionare senza le protesi biochimiche della Tecnoscienza
- la scienza diventa ideologia: dal punto di vista giuridico-politico al diritto alla cura si sostituisce l’obbligo di cura, come se tutti fossero appestati mentre è in corso un’epidemia feroce, cosa che non è neppure per i criteri dell’OMS. Ma è questa l’allucinazione dei Tecnociarlatani, cui interessa solo il “fare per fare qualcosa” come ha dimostrato l’ossessionato antesignano delle "vaccinazioni di massa inutili" Alexander Langmuir. Sono come quei forestali che per giustificarsi come necessari al sistema non si trattengono dall'appicare il fuoco ai boschi.
- la scienza diventa merce: dal punto di vista economico finanziario un sistema immunitario umano che non ha bisogno di costosi pezzi di ricambio e protesi biochimiche non serve. Anzi, mette in pericolo l’economia miliardaria delle Farmacoindustrie quotate in Borsa, così come il cambiamento climatico mette a rischio i profitti miliardari degli Azionisti delle società Petrolifere e simili. Avete voluto la bicicletta [ossia un sistema sociale strutturato "a una sola dimensione dominante"]? E allora pedalate! Sembrano dirci gagliardamente i Tecnociarlatani.
Se si porta avanti questo pensiero tridimensionale sociale, mediante la sua “farmacossessione” (che non è evidenziata solo dall’abuso vaccinico di massa) ci si svela l’obiettivo vero della Tecnoscienza nell’attuale Società gassosa a dominanza economico-finanziaria: sostituirsi al sistema immunitario umano con tecnoprotesi biochimiche. E questo anche a costo di mutilarlo preventivamente, soltanto per vedere l’effetto che fa!
Naturalmente, seguendo il libro di Galimberti citato, abbiamo già visto che il Tecnociarlatano moderno non viene minimamente toccato dal tema della personale responsabilità circa la probabilità dell’effetto collaterale inevitabile per le presenti e future generazioni perché (comodissimamente!!!) gli interessa rispettare solo la regolarità procedurale/protocollare: il paradisiaco nulla osta che gli assicura la totale impunità come Apprendista Stregone.
Finché accetteremo questa strutturazione "a una dimensione" del sistema sociale, in realtà eminentemente antisociale, l'imperversare ossessivo a nostro danno di Tecnociarlatani e Speculatori (che sono un "effetto strutturale" della Società gassosa) non potrà essere evitato da nessuna iniziativa culturale, politica o economica. Per ovviare a questo l'unica soluzione è cambiare "la strutturazione" del sistema sociale, peraltro vigente a livello planetario.
Ai distratti rammentiamo che qualsiasi iniziativa economica, politica e culturale (cui stanno ottusamente pensando per risanare il sistema) si riferisce solo alla "sostanza sociale" del sistema e non incide in nulla sulla sua "forma o struttura". Si spiegano così tutte le delusioni subite negli ultimi 70 anni: uomini e iniziative hanno pensato solo ad agire sulla "sostanza" culturale, politica ed economica mentre per risanare il sistema c'era bisogno unicamente di una decisiva azione innovativa sulla sua "struttura".
"Struttura o forma del sistema" che va modificata portandola da "una dimensione sociale dominante le altre due" com'è la Società gassosa odierna - oggi disumanamente tiranneggiata dall'Economia - a "tre dimensioni sociali separate e autonome, poste sull'identico livello sinergico di potere discrezionale" come avviene nella Società tridimensionale dei nuovi tempi.
Società strutturata "a 3D" sempre più necessaria e urgente, ora che l'emancipazione delle tre dimensioni sociali si è definitivamente compiuta rispetto alle altre due, posto il dato di fatto evidente a tutti che ogni tentata iniziativa sulla "sostanza sociale" (ultima fresca di giornata il "liberismo" con la sua illusoria e idolatrica "crescita") ha miseramente fallito.
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