La libertà si ottiene con la ricchezza
La Meloni deve seguire l’esempio di Javier Milei che ha portato l’Argentina fuori dalla recessione
23/12/2024
di Stefano Storti
Il coraggio di Milei è una ricetta economica che merita essere studiata per adattarla alla crescita del nostro Paese, dimostrando all’asse Franco-Tedesco che finalmente è giunto il momento di agire per salvare l’Europa.
Il presidente argentino si è ispirato alla teoria della scuola austriaca di economia che fu fondata da Carl Menger a Vienna nella seconda metà dell’Ottocento.
Credendo nella virtù del mercato il presidente argentino, di origine italiana, è riuscito a portare un’inflazione mensile del 54% al 1,2% e questo è un esempio che non può essere trascurato.
In questo particolare momento dove l’asse Franco-Tedesco è in una crisi profonda per colpa della globalizzazione che ha creato dei disastri inimmaginabili, è giunto il momento di abbandonare le strategie imposte da persone non conosciute che pensano solo al proprio arricchimento.
Non occorre un genio per tornare a pensare alla nostra crescita.
Come riporto nel titolo “la libertà si ottiene con la ricchezza” è giunto il momento di tornare a crescere in modo concreto per respirare un aria che ci rigeneri.
Noi possediamo un risparmio privato che ammonta a 12mila miliardi, ed essendo i più ricchi dell’Unione, spetta a noi salvare l’Europa dalla globalizzazione.
Per tornare alla libertà, occorre far decollare le nostre imprese dandogli la possibilità di fornire ai giovani dei lauti stipendi per conquistare i mercati mondiali attraverso la qualità a buon prezzo.
Per concretizzare questa formula occorre ridurre sensibilmente le tasse.
Come afferma il nostro direttore è sufficiente eliminare immediatamente gli sprechi Statali e in proporzione ridurre le imposte sul reddito che metterebbero nelle condizioni le nostre imprese a far aumentare sensibilmente il Pil riducendo il debito.
Dopo aver concretizzato questa prima strategia, l’altra importante riforma Europea dovrà essere quella dove i 27 Stati dell’Unione diventano gli unici proprietari della BCE che ci permette di riacquistare la sovranità monetaria.
Non è accettabile che un potere non eletto dal popolo, speculi sulle nostre fatiche, perché la ricchezza che noi produciamo deve restare presso di noi per concretizzare la libertà e andare incontro a chi ha bisogno di aiuto.
L’altra mossa deve essere rivolta verso le materie prime che ci servono.
Con il piano Mattei dobbiamo ribaltare gli accordi raggiunti dagli altri Paesi e l’acquisto va centralizzato a Bruxelles per ottenere una forza contrattuale altissima.
Per quanto riguarda l’emigrazione extracomunitaria, la prima cosa da fare è rispettare la dignità umana, che consiste nel fornire alle persone ospitate un tetto sulla testa e un lavoro.
Dove non è possibile mantenere questa concreta umanità, le persone vanno rispedite immediatamente nel proprio Paese di origine e si dovrà creare una legge che blocchi la magistratura al servizio di una sinistra incompetente…
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