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La trappola sociale dei buoni e dei cattivi


07/07/2024

di Andrea di Furia

Viviamo in un periodo in cui l’essere umano deve mettersi a camminare sui suoi piedi: basta dipendere da Autorità esterne che a chiacchiere parlano di sicurezza e protezione, di benessere e felicità mentre nei fatti gli Oligarchi rappresentanti di queste Autorità esterne (economiche, politiche, laiche/religiose) riservano benessere e protezione, sicurezza e felicità solo a loro stessi.

La trappola sociale in cui ci inducono a cadere i nostri Governanti, locali, nazionali, internazionali e planetari è quella di stimolarci a rappresentazioni che ci raffigurano solo semplici rapporti duali – per esempio l'opposizione di un principio buono e di uno cattivo – che impediscono qualunque situazione di armonizzazione sociale.

Ed è proprio la ricerca di una migliore armonizzazione sociale che spinge le masse governate dagli Oligarchi, visibili e occulti, ad essere particolarmente sensibili alla trappola dei "buoni e dei cattivi".

Pensiamo alla questione di Gaza: se definiamo il Governo di Hamas “Cattivo”, per aver eliminato qualche migliaio di Israeliani, possiamo definire il Governo di Israele “Buono” sapendo che invece di migliaia sono decine di migliaia i Palestinesi eliminati dal Buon Netanyahu?

Evidentemente no: ma finché continuiamo ad addormentarci scegliendo il partito dei Buoni contro quello dei Cattivi non potremo mai sperare in un sistema sociale armonico e sereno: sempre dalla dualità nasce il conflitto, e dopo che è nato continua imperterrito visto che i Buoni attivano escalation che giustificano dicendosi paladini del Bene contro la Cattiveria degli avversari.

I media, comperati con le pubblicità o al servizio consapevole del Potere corrotto che ci considera al meglio Cittadini di Pavlov (quello che condizionava i cani), di fronte alla possibilità che i loro lettori arrivassero a dire che anche il Governo israeliano era “cattivo” (quindi non c’erano Buoni nella questione di Gaza) hanno subito fatto suonare le trombe dello sdegno e del tabù: asserire che il Governo corrotto di Netanjahu (così lo definiscono gli Israeliani in Israele) è Cattivo, significa asserire che lo sono tutti gli Israeliani, quindi significa diffondere e resuscitare un pensiero antisemita.

Non serve che artisti del calibro di Noa (testimonial di Israele all’Expo di Milano) parlino di Governo corrotto e piangano le vittime Palestinesi come quelle Israeliane: la logica degli Oligarchi è solo una: "o sei con noi, qualunque porcheria facciamo (Ucraina compresa) o sei contro di noi e vai tacitato".

Ora cosa rende così terribilmente sicuri gli oligarchi di poter continuare con le loro soperchierie, detto alla Goldoniana maniera? Due cose. Da una parte la difficoltà con cui noi individui decidiamo di voler camminare con i nostri piedi e di pensare con la nostra testa, mentre siamo abituati da millenni a pensare con la testa delle Autorità esterne e a camminare nelle loro scarpe: mentre come esseri umani dobbiamo riconoscerci come il fulcro equilibratore nella bilancia dei Buoni e dei Cattivi. Dall’altra la struttura del sistema sociale favorisce la dualità, il duello, il conflitto. Pensiamo a quanto la Cultura dei Talebani afghani ha combattuto contro l’Imperialismo (prima russo e poi americano); quanto la Politica di molti Stati africani ed asiatici ha subito la predazione del mondo occidentale (Italia compresa).

Per  uscire da questa dualità strutturale conflittuale occorre cambiare la relazione tra le tre dimensioni: da UNIdimensionale parassitaria (vince l’Economia di Mercato su Cultura di Scuola e Politica di Stato, ad esempio) o da BIdimensionale conflittuale (Politica di Stato contro Economia di Mercato) dobbiamo portare equilibrio e armonizzazione promuovendo la vera terza via, che è solo strutturale (e non è la furbizia discorsiva di Tony Blair&Company), vale a dire promuovendo una struttura di sistema in cui le 3 dimensioni sociali si equilibrano ognuna occupandosi solo di ciò che del sociale TRIdimensionale è specifico della propria funzione (Educazione della singola Persona aCultura/Scuola; Coesione nella Comunità a Politica/Stato; Soddisfazione bisogni sul territorio ambiente a Economia/Mercato).

Solo rendendo autonome le 3 funzioni specifiche delle 3 dimensioni sociali possiamo togliere energia sociale allo strapotere delle Elite. Altrimenti inutile lamentarsi, perché gli Oligarchi godono del doppio supporto vantaggioso di due antisocialità conclamate:

  1. quella individuale, che è sana in senso evolutivo e si deve affermare se vogliamo diventare autonomi come individui, ma che i furbissimi riservano solo a se stessi e ai propri seguaci negandola alle masse
  2. quella strutturale sociale, che è malsana in senso involutivo e da secoli si è sclerotizzata nelle forme del parassitismo UNIdimensionale o del conflitto BIdimensionale insanabile, che non ammette competitor... vivi.

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