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Le bugie hanno le gambe corte

Olaf Scholz invece di prendersela con se steso aggredisce il collega di governo del partito Liberale Christian Lindner accusandolo di tradimento


23/12/2024

di Mario Pinzi


L’asse Franco-Tedesco alla guida dell’Europa ha dimostrato tutta la sua incapacità e il colpo di grazia lo ha ricevuto dal piano green che ha creato dei disastri impossibili da giustificare.
Basta guardare la crisi della Volkwagen, dove è stata costretta a licenziare il 10% dei dipendenti per il “fortissimo incremento delle auto green che nessuno vuole” e attraverso questo nefasto risultato si può comprendere quanto è stato meritato il licenziamento di Olaf Scholz.
Il grande
yes-man che ha saputo mandare in malora l’azienda più importante della Germania, sarà sicuramente premiato per aver raggiunto l’obiettivo imposto dai leader della globalizzazione che si erano impegnati a far crescere la Cina.
Il 69 enne Friedrich Merz , che ha preso il posto Olaf al ministero delle Finanze, quando ha visto il crollo della Volkwagen, si è spaventato e ha comunicato allo yes-man della globalizzazione di andarsene a casa con l’accusa di aver fatto precipitare la Germania in una delle peggiori crisi economiche dal Dopoguerra.
La reazione di Olaf Scholz è stata quella di incolpare i governi precedenti guidati dall’Angela Merkel e lo ha fatto affermando che i guai economici della finta locomotiva tedesca derivano dagli errori del passato.
Anche la dama di ferro vissuta nella parte Russa di Berlino non era una cima, ma quello che indispettisce maggiormente, non è il mancato intelletto economico di entrambi, ma la loro boria ammantata di ubbidienza verso i nemici dell’Europa.
La cosa che fa sorridere maggiormente è vedere che il leader Cdu sia ancora disponibile alla creazione di un nuovo governo con chi lo ha cacciato e questo dimostra quanto è grande la sua ubbidienza verso i traditori della Ue.
Secondo una recente ricerca tedesca, la Spd del cancelliere uscente dovrebbe scivolare al 17%, (nel 2021 aveva il 25,7%, un minimo storico per il partito più antico della Germania che, per merito della globalizzazione, si è trasformato in una formazione di “Pensionati ubbidienti”.
I verdi tedeschi si posizionano all’11% contro il 14,8% del 2021.
In sostanza chi dovrebbe crescere è la Cdu di Merz che potrebbe posizionarsi sul 31 – 32% dei voti, sotto al risultato ottenuto dalla Merkel (32,9% del 2017), anche lei in calo in merito al 2013 dove aveva ottenuto il (41,5%).
Sono certo che la Germania andrà incontro ad una nuova coalizione formata da ubidienti della globalizzazione che è il vero cancro dell’Europa.
Fortunatamente, Trump a gennaio entrerà alla Casa Bianca e c’è d’augurarsi che attraverso la sua spinta economica, le bislacche restrizioni dell’Unione Europea applicate ai vari Paesi si annullino, per dare spazio ad azioni capaci di far crescere l’economia.
Non è accettabile che un piccolo gruppo di leader della globalizzazione decida della vita di milioni di cittadini.
Va evidenziato che la formula economica del presidente argentino Milei inizia a funzionare, ed è interessante vedere con quale velocità i risultati positivi sono arrivati posizionando l’inflazione dal 54% mensile al 1,2%, con un livello della prodizione molto più alto di quello ereditato dai precedenti governi.
Donald Trump è un grande difensore della libertà è un forte oppositore del socialismo e le sue idee sono molto vere, perché nascono sul campo.
Personalmente, sono convinto che il Presidente americano, Elon Musk, Javier Milei e Giorgia Meloni, sono un quartetto capace di cambiare il Mondo e far rinascere la media borghesia, unica vera difesa nei confronti della dittatura.
Cari lettori, anche quest’anno è arrivato il Santo Natale e vi auguro di passarlo in estrema serenità.
Vi comunico che Economia Italiana, tornerà ad essere attiva il 7-1-2025 e come sempre continuerà a raccontare la sua verità…

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