Zygmunt Bauman e il secondo livello della Sociologia
Considerazioni in occasione del primo anniversario dalla sua scomparsa
04/03/2018
di Andrea di Furia
Con la sua dipartita dal mondo fisico, nel gennaio 2017, Zygmunt Bauman può diventare l’ispiratore di tante persone. In primo luogo dei Sociologi suoi colleghi, che oltre all’obbligo professionale di aggiornarsi dovrebbero avere anche quello di evolvere se stessi. E soprattutto di evolvere lo strumento di cui si servono direttamente: quel pensiero scientifico, concettuale astratto, che applicano al sociale moderno.
A che serve infatti tutta la profusione degli strumenti che la moderna tecnologia mette a disposizione di questi professionisti? se chi li usa rimane ancorato a un pensiero, quello scientifico-naturalistico, che non è più all’altezza delle criticità che il sistema sociale (così com’è strutturato oggi “a 1D”) porta incontro a loro e, naturalmente, a noi tutti? A nulla. Anzi: è pericoloso.
Anche se non se ne può avere la certezza assoluta, Bauman va considerato come il primo e unico Sociologo moderno che ha avuto il coraggio di denunciare il limite della Sociologia: “saper evidenziare le problematiche sociali non significa saperle risolvere”.
Limite che deriva originariamente dalla tipologia di pensiero utilizzata per approcciare “scientificamente” il sistema sociale, ovvero le sue tre dimensioni sociali: Economia, Politica e Cultura nella loro declinazione moderna.
Da diversi anni poniamo l’accento sull’insufficienza e quindi sull’inaffidabilità e opinabilità del pensiero scientifico applicato al sociale. Compito assunto in quanto non potevamo nemmeno pretendere che si imparasse a Scuola questa nozione essenziale. Almeno fino a quando nelle nostre Università (in tutto il Mondo, in realtà) mancherà la cattedra/la facoltà di Tridimensionalità sociale.
Il pensiero scientifico non è adatto ad essere applicato al sociale. E non sono certo l’unico a sostenerlo, perché ciò risulta palese dai risultati oggettivi stessi di questo pensiero: ottimi quando lo si applica a tutto ciò che è inerte, privo di vita; e tuttavia pessimi quando lo si applica a tutto ciò che vive, sente e ha coscienza. Quando lo si fa, l’unico risultato è quello di “riciclare” e riproporre ciò che si è già fatto o già visto, magari altrove, oltre ad alimentare caos e involuzione sociale disumani.
Purtroppo questa fuorviante tipologia di pensiero, che è la più amata dagli Italiani (in ottima compagnia sul Pianeta), comporta la sistematica eliminazione progressiva dell’immagine concreta relativa al concetto astratto di volta in volta utilizzato.
Pensiamo ad esempio a “Società umana” e alla sua traduzione scientifica con il termine “sistema sociale". In “sistema sociale” l’umano non c’è più: è sparito. Di qui, il passo per trasformare la Società “umana” in un sistema sociale “disumano è assai breve. Lo stiamo sperimentando ogni giorno che passa.
Bauman con “modernità liquida” o “Società liquida” ci ha dato un concetto geniale, che può trasformarsi anche in un’immagine-sintesi: che in realtà è la chiave per afferrare il sistema sociale moderno. Addirittura fino a saperne modificare “concretamente” la struttura.
Per capirne l’evoluzione/involuzione, per identificarne la tipologia strutturale “a 1D” attuale e per farsi un’idea concreta circa il suo essere sano o malsano, umano o disumano, per osservare la sua provenienza e verso dove sta andando… quell’immagine concreta è necessaria a chi opera nel sociale moderno come l’aria che respiriamo.
Se infatti sviluppiamo il tema della Società liquida non dal lato del concetto, ma dal lato dell’immagine relativa (indicata dall’aggettivo “liquida”) sappiamo dalla stessa Fisica che lo stato liquido della materia è anche una trasformazione dello stato solido e può anche trasformarsi nello stato gassoso.
Bauman del sociale moderno ha particolarmente indagato la sua tipologia “liquida” (evidenziandone la liquefazione dei valori e dei punti di riferimento tradizionali) che dalla sua bibliografia e dalla realtà storica possiamo identificare nella Società umana uscita fuori dalla Rivoluzione francese. Società basata sullo Stato nazionale come contenitore unico di tutte le iniziative politiche, economiche e culturali: da quel momento fino alla seconda metà del ‘900.
Possiamo storicamente riconoscere che questa Società umana, basata sullo Stato come contenitore unico dimensionale, è stata preceduta da un’altra tipologia di sistema sociale caratterizzata, invece, dalla “solidità” dei punti di riferimento e dei valori guida, e che tuttavia era basata su di un altro contenitore unico dimensionale: la Chiesa medievale.
E soprattutto a inizio terzo millennio possiamo ugualmente riconoscere che dalla seconda metà del ‘900 la Società "liquida" è stata soppiantata dalla Società “gassosa”. La quale ha un tutt’altro contenitore unico per tutte le iniziative economiche, culturali e politiche: il Mercato globale planetario.
Tutte e tre queste tipologie di Società umana (o di sistema sociale) condividono la medesima forma strutturale “a 1D”. Sono infatti organizzate in modo che 1Dimensione sociale prevalga e tiranneggi le altre due: la Cultura orientata confessionalmente nel Medio Evo; la Politica orientata nazionalisticamente da fine ‘700 a fine ‘900; l’Economia orientata planetariamente da fine ‘900 in poi.
E per le altre due dimensioni soggiogate? Non può che esserci sottomissione o conflittualità, fino al loro ritorno al potere: un continuo gioco delle tre carte sociali che ha bloccato l’evoluzione della Società umana. Anzi, ha addirittura promosso la sua involuzione nel momento in cui la dimensione economica ha raggiunto in brevissimo tempo – neanche un secolo - il suo scopo evolutivo: uscire dalla dimensione locale/nazionale e conquistare la dimensione planetaria.
Questa velocità evolutiva davvero “esplosiva” (rispetto ai più lenti tempi evolutivi della Società liquida e della Società solida) da una parte ben si addice ad una Società gassosa. E tuttavia ciò comporta che sia “esplosiva” anche l’altra faccia della medaglia sociale: la sua lunatica velocità involutiva.
Involuzione a traino economico-finanziario per la quale il 1971 è stato l’anno zero! Sintomatologicamente annunciata il 6 agosto dall’eclissi lunare; concretizzata il 15 agosto da Richard Nixon, che mette fine alla convertibilità del dollaro in oro; e grintosamente accelerata il 15 novembre dalla tecnoscientifica Intel: che realizza il primo processore miniaturizzato commerciale.
Nella Società gassosa tutto dipende esclusivamente dall’economia, per cui basta una minima perturbazione economico-finanziaria per gettare il Mondo intero sul baratro di una guerra globale economico-politica o di una neutralizzazione identitaria economico-culturale.
Perturbazioni che hanno questa potenzialità distruttiva tridimensionale, al momento ne abbiamo osservate due: una già realizzzata (uscita degli USA dal WTO) e una in via di realizzazione (dazi USA su acciaio e alluminio). Perturbazioni che è "normale" provengano dagli USA, com'è ovvio che sia, se si è compresa l’essenza della Società gassosa. Messaggio forte e chiaro, specie dopo gli studi che hanno predetto il sorpasso economico del PIL della CINA sul PIL degli USA (ora sui 20.000 mld di $) nei prossimi 7-12 anni.
Comprendere la fase involutiva già iniziata da parte della Società gassosa - fondata sul Mercato globale come contenitore unico delle iniziative economiche, culturali e politiche - permette di capire il voltafaccia epocale degli USA che da paladini del “libero mercato” sono improvvisamente diventati gli USA e getta il “libero mercato” nel bidone della spazzatura mondiale.
Se infatti il Mercato è libero c’è la possibilità che, in breve tempo, un’altra nazione diversa dagli USA possa diventare la n°1: così come le società EXXON, GENERAL MOTOR, GENERAL ELETTRIC sono state soppiantate nel portafoglio degli investitori da società.com quali GOOGLE, AMAZON, FACEBOOK.
E poiché nella Società gassosa l’obiettivo economico della globalizzazione del Mercato è stato ormai raggiunto, ecco che la dimensione politico-militare (scudo stellare americano, superarmi, eserciti di mercenari privati ecc.) e quella propagandistico-culturale (controllo dei satelliti, controllo del web, controllo dei media, controllo delle persone) diventano oggetto degli investimenti pubblici e privati: di tutti gli Stati, non solo degli USA.
Come esempio collettivo rammentiamo la calda raccomandazione di TRUMP ai propri alleati nella NATO, fatta subito dopo la sua elezione, di aumentare il proprio budget militare. Raccomandazione che con effetto domino porta all’aumento degli stessi budget negli Stati che non si riconoscono in questo consorzio militare e lo temono.
Da queste semplici considerazioni si vede come il salire al secondo livello della Sociologia con l’immagine sintesi (ad es. Società gassosa) ci porta a percepirne le pericolosità esplosive che di solito vengonorese evanescenti sui media perché nuocciono al Mercato speculativo, oppure seppellite dietro le magie della tecnoscienza applicate all’infoteinment.
E ci dicono pure che la strutturazione "a 1D" del sistema sociale moderno a “contenitore unico” (oggi il Mercato) per la “raccolta indifferenziata del sociale” (economico, politico e culturale) conduce nelle grinfie di una Società disumana.
Quest'ultima può essere evitata? Non certo col mantenerne invariata la strutturazione “a 1D”, pensando di trovare comunque [tra milioni di possibili soluzioni ipotetiche] la portentosa soluzione che faccia il miracolo. Questa è l’illusione degli analfabeti sociali di ritorno: che tuttavia ci stanno involutivamente portando in un sistema sociale sempre più disumano. Senza accorgersene.
Occorre invece modificare questa struttura unilaterale malsana (a 1D) e renderla “a 3D” col trasformare il sistema sociale disumano attuale nella Società umana tridimensionale dei tempi nuovi. Sistema sociale in cui, per una più moderna e rispettosa “raccolta differenziata del sociale” (sociale economico nel Mercato, sociale politico nello Stato e sociale culturale nella Scuola), i contenitori sono finalmente "differenziati e compresenti" tutti e 3!
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